Protesta in Sicilia: MILIONI di euro di danni all’economia dell’isola
- 27 Gennaio 2012 - 22:51
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Centinaia di tonnellate di prodotti freschi rimasti a marcire sui camion, prezzi del carburante che sono lievitati, ortaggi buttati poichè non commercializzabili, scaffali dei supermercati che, in qualche piccolo comune dell’isola, tardano a riempirsi con la conseguente ed inevitabile legge di mercato che dice: aumenta il prezzo, se aumenta la richiesta.
Questo è quello che abbiamo “conquistato” dopo i giorni di protesta che abbiamo vissuto in Sicilia.
Secondo l’ultima stima fornita dal Centro ricerche a tutela dei consumatori e del mercato il blocco dei tir, che dall’Isola si e’ esteso al resto d’Italia ha prodotto danni per 540 milioni di euro, a cui si aggiungono 20 milioni di euro in meno di entrate tributarie per le casse della Regione.
Secondo Claudio Melchiorre, direttore di Consumerinst (Centro ricerche a tutela dei consumatori e del mercato), : – ” la protesta e’ costata alla Sicilia tra i 90 e i 110 milioni di euro al giorno, con minori entrate per la Regione tra i quattro e i cinque milioni al giorno. L’esenzione delle nuove accise per gli autotrasportatori, a saldi invariati, avra’ invece un costo aggiuntivo sul costo dei carburanti di tutti i consumatori, tra i 5 e i 7 centesimi al litro, portando il costo del carburante stabilmente oltre 1,80 euro al litro”.
Previsioni nere, dunque, quelle che ci accingiamo a “vivere”.
Secondo la Coldiretti, durante la serrata degli autotrasportatori, che nell’Isola muovono oltre il 90% dell’economia, si è registrato un danno di almeno 50 milioni di euro.
Inoltre possiamo aggiungere, che la grande distribuzione europea ha dovuto far ricorso ai prodotti ortofrutticoli spagnoli o israeliani, con il rischio che quelli siciliani, dicano addio ai mercati conquistati con notevole sforzo.
Anche Confindustria ha fatto una sommaria stima; 50 milioni di danni solo nelle province di Siracusa, Catania e Palermo. Numeri, tuttavia, destinati a lievitare.