Pozzallo – Terrorismo. Maggiori controlli al Porto: innalzate le misure di sicurezza
- 12 Agosto 2016 - 15:56
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Maggiori controlli ai varchi portuali, una percentuale più alta di veicoli e passeggeri controllati, un monitoraggio più accurato di tutte le aree degli scali. Ogni porto dovrà ora adeguare i propri piani di sicurezza, già adottati da tempo e diversi per ogni scalo, alle nuove disposizioni.
Da ieri è in vigore in tutti i porti italiani, compreso quello di Pozzallo, il provvedimento con una nota del comandante generale della Guardia Costiera, Vincenzo Melone a tutte le capitanerie di Porto. Il livello di sicurezza passa così da 1 a 2, su una scala di 3. L’innalzamento delle misure, che prevedono una maggiore percentuale di veicoli e passeggeri controllati, non è legata ad allarmi specifici – hanno riferito dalla prefettura di Ragusa – ma alla necessità – ha aggiunto la guardia costiera – di aumentare l’attenzione vista la situazione internazionale, con l’inasprirsi del conflitto in Libia, e il periodo di maggior traffico previsto negli scali.
La prefettura di Ragusa si è già attivata per ottemperare alle disposizioni nazionali.
In tarda mattinata è stata convocata una riunione tecnica interforze per approfondire gli aspetti tecnici e logistici all’interno dell’area portuale di Pozzallo.
Un’attività più di prevenzione mirata a intensificare i controlli dei passeggeri e all’implementazione dei servizi con il personale in forza alla guardia costiera. Le nuove misure sono già operative e questo comporterà, molto probabilmente, l’allungarsi delle attese agli imbarchi. “Il dispositivo – ha spiegato il comandante generale Vincenzo Melone – prevede in particolare maggiori controlli ai varchi portuali, dove entrano solo i veicoli muniti di biglietto, una percentuale più alta di veicoli e passeggeri controllati, che dovrebbe passare dal 25% circa del livello 1 ad un massimo del 50% del livello 2, un monitoraggio più accurato di tutte le aree degli scali. Misure che interessano soltanto le navi da crociera e quelle passeggeri, non le merci”.
Viviana Sammito