Maggiori controlli ai varchi portuali, una percentuale più alta di veicoli e passeggeri controllati, un monitoraggio più accurato di tutte le aree degli scali. Ogni porto dovrà ora adeguare i propri piani di sicurezza, già adottati da tempo e diversi per ogni scalo, alle nuove disposizioni.

Da ieri è in vigore in tutti i porti italiani, compreso quello di Pozzallo, il provvedimento con una nota del comandante generale della Guardia Costiera, Vincenzo Melone a tutte le capitanerie di Porto. Il livello di sicurezza passa così da 1 a 2, su una scala di 3.  L’innalzamento delle misure, che prevedono una maggiore percentuale di veicoli e passeggeri controllati, non è legata ad allarmi specifici – hanno riferito dalla prefettura  di Ragusa –  ma alla necessità – ha aggiunto la guardia costiera –  di aumentare l’attenzione vista la situazione internazionale, con l’inasprirsi del conflitto in Libia, e il periodo di maggior traffico previsto negli scali.

La prefettura di Ragusa si è già attivata per ottemperare alle disposizioni nazionali.

In tarda mattinata è stata convocata una riunione tecnica interforze per approfondire gli aspetti tecnici e logistici all’interno dell’area portuale di Pozzallo.

Un’attività più di prevenzione mirata a intensificare i controlli dei passeggeri e all’implementazione dei servizi con il personale in forza alla guardia costiera. Le nuove misure sono già operative e questo comporterà, molto probabilmente, l’allungarsi delle attese agli imbarchi. “Il dispositivo – ha spiegato il comandante generale Vincenzo Melone – prevede in particolare maggiori controlli ai varchi portuali, dove entrano solo i veicoli muniti di biglietto, una percentuale più alta di veicoli e passeggeri controllati, che dovrebbe passare dal 25% circa del livello 1 ad un massimo del 50% del livello 2, un monitoraggio più accurato di tutte le aree degli scali. Misure che interessano soltanto le navi da crociera e quelle passeggeri, non le merci”.

Viviana Sammito