sbarco clandestini 19 marzo 2014Pozzallo pronta ad accogliere altri 250 migranti che stanno per arrivare con il loro peschereccio scortato dalla Capitaneria di porto di Pozzallo dopo essere stato intercettato a 30 miglia da Pozzallo.

I migranti erano stati soccorsi da un pattugliatore maltese mentre intorno alle 23 di oggi arriverà con una nave militare del dispositivo “Mare Nostrum”, la “Libra”, un carico di 453 rifugiati politici provenienti dalla Siria, Nigeria e Pakistan.

Sono 346 uomini,  52 donne tra cui 6 incinte e 61 minori. Mentre gli sbarchi continuano, riflettiamo sulla situazione in provincia con la presenza degli immigrati, sull’ effetto “Mare Nostrum” e sull’ accoglienza.

Vi illustriamo alcuni dati elaborati nel focus della Caritas e resi noti da Vincenzo La Monica, referente regionale Caritas dossier Migrantes, durante un corso di aggiornamento per giornalisti, organizzato dall’Assostampa alla Scuola Regionale dello Sport a Ragusa qualche giorno fa.

Sono 18.926 gli immigrati residenti in provincia; 13 356 non appartenenti alla Comunità Europea; il 33,06% sono donne; il 22,06% sono minori; il 42,04% coniugati.

Per la maggiore, sono gruppi di migranti che hanno richiesto asilo migranti e hanno scelto di costruirsi una vita dignitosa: il 4% e cioè 12 721 sono lavoratori agricoli, di cui 5 756 sono tunisini, 4. 429 rumeni e 1.109 albanesi.

Dal 2007 al 2013 si sono registrati numeri importanti in riferimento all’ afflusso di migranti: nel 2008 sono 37 mila gli arrivi; 2011( durante la “Primavera Araba”) 63mila sbarchi; 42mila nel 2013; nel 2014 sono 38mila con 9341 sbarchi e 3300 minori salvati con il dispositivo ” Mare Nostrum”. Sono siriani, eritrei che scappano dai loro paesi in guerra, egiziani, nigeriani, malesi e afghanistani che spesso scelgono di non rimanere in Italia preferendo altre mete per lavoro o per raggiungere la famiglia. Sono infatti 11mila i migranti che beneficiano dello status di rifugiato politico in Italia mentre altri emigrano verso la Francia, Svezia e Germania. In questi stati sono stati 50 mila le richieste di asilo politico mentre in Italia sono 15mila le domande.

La Sicilia, senza dubbio, è una terra d’approdo, una zona di frontiera ma non può accogliere tutti i migranti che arrivano in massa con le navi militari di Mare Nostrum che, se da una parte salva vite umane, dall’altra non fa che riempire i centri solo siciliani di rifugiati. Infatti gli scafisti, che spesso sono anche loro rifugiati che si prestano al governo dell’imbarcazione beneficiando di sconti sulla traversata, partono con imbarcazioni precarie perché sanno che c’è l’Italia che con i suoi mezzi li soccorre. E quanto costa questa operazione Mare Nostrum? 300 mila euro al giorno, 9milioni di euro al  mese, allo stato italiano. Le navi militari trasbordano i migranti ad  Augusta e Pozzallo dove sono stati allestiti anche altri centri per l’ emergenza. Quindi rimane un problema solo siciliano? No, ha commentato il Prefetto di Ragusa Annunziato Vardè perché poi vengono trasferiti in altri centri d Italia, dopo l’ identificazione in Sicilia. Nel frattempo Lampedusa e’ chiusa e non accoglie più nessuno mentre i migranti arrivano comunque a Pozzallo e negli ospedali spesso anche con malattie dermatologiche gravi e trasmissibili come la scabbia e nella peggiore delle ipotesi con l’ebola. Ci si trova anche in situazioni di emergenza sanitaria con il reparto di “Malattie Infettive” saturo e neanche disponibile ai cittadini perché mancano i posti- letto. Trapela intanto che il famigerato dispositivo Mare Nostrum non dovrebbe essere più operativo dal 6 luglio ma sarà il Governo nazionale a dare l’ultima parola. Anche perché è pure ora che l’Europa cominci a prendersi una maggiore responsabilità sulla questione immigrazione.

Soluzioni alternative allo sbarco? Ci sono: i corridoi umanitari e la possibilità di richiedere asilo politico nelle Ambasciate così si entra in un paese con regolari voli di linea.

 Viviana Sammito