foto sbarcoAncora uno sbarco a Pozzallo nelle scorse ore.

La Polizia ha subito avviato le indagini per risalire agli scafisti:  gravi indizi di colpevolezza a carico di: KTAGYEMAN Ebiniza, nato in Ghana il 01.12.1990 e MBIAKELI Eric Noel, nato in Camerun il 25.12.1994.

Secondo i testimoni sono loro che hanno condotto le imbarcazioni partite dalle coste libiche.

I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.

Le operazioni di sbarco dei 221 migranti sono avvenute ieri; dopo le operazioni sanitarie di rito, i migranti sono stati trasferiti presso il locale Hotspot per le operazioni di identificazione. Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e minorenni.

Alle procedure hanno partecipato 30 Agenti della Polizia di Stato ed altri uomini appartenenti alle Forze dell’Ordine ed all’Esercito Italiano, così come gli Enti inviati dalla Prefettura di Ragusa, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana e medici dell’A.S.P. per le visite mediche.

Le attività dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato risultano sempre complesse, dovendo essere espletate in tempi ristretti numerose incombenze, così da permettere un immediato invio dei migranti in idonee strutture d’accoglienza individuate dalla Prefettura in base ad un articolato piano di riparto nazionale del Ministero dell’Interno.

La Polizia Scientifica ha lavorato consequenzialmente senza sosta per le operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento, in considerazione dei nuovi arrivi. Si sta procedendo al foto-segnalamento dei migranti sbarcati ed al loro trasferimento ad operazioni ultimate, da parte degli uomini della Polizia di Stato che lavorano senza sosta.

Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza ed una dei Carabinieri, hanno sottoposto a fermo i 2 scafisti riconosciuti dai migranti come coloro che hanno condotto il gommone e la barca in legno. Secondo i migranti ascoltati come testimoni, i due migranti non erano insieme a loro nel capannone e godevano di assoluta autonomia, traendo tutti i vantaggi grazie agli accordi presi con i libici. Entrambi risponderanno dello stesso reato, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e non in concorso tra loro in quanto le barche condotte sono partite in momenti diversi.

Al termine delle indagini è stato possibile acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dei due centro africani senza alcun dubbio secondo i testimoni.

Gli arrestati sono stati condotti presso l’istituto di pena di Ragusaa disposizione dell’A.G.