SAMSUNG CAMERA PICTURESIn 252 sono stati soccorsi dalla motonave portacontainer “NATALIA A” battente bandiera turca. Giunti a Pozzallo, dopo 18 ore di indagini continuative sono stati fermati gli scafisti. Raccolti gravi indizi di colpevolezza che hanno permesso di sottoporre a fermo di Polizia Giudiziaria i 7 scafisti del barcone in legno: MOHAMMAD Khaled, nato in Egitto il 01/01/1973, ISA Ali, nato in Egitto il 27/09/1987, NASSAR Faraj, nato in Egitto il 15/04/1990, IBRAHIM ABOUAZZAI Mohammad, nato in Egitto il 19/05/1961, MOHAMED SALEH Islam, nato in Egitto il 01/01/1992, ISMAIL Talaat, nato in Egitto il 21/06/1993 e ABD EL MAKSSOUD Mouhamed, nato in Egitto il 24/11/1965.

Sono ritenuti essere responsabili del delitto previsto dagli artt. 416 C.P. e 12  D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, ovvero si associavano con altri soggetti al fine trarne ingiusto ed ingente profitto compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver  procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.

I FATTI

 In data 27/11/2014 alle ore 11,30 la motonave portacontainer “NATALIA A” battente bandiera turca, riceveva una richiesta di soccorso da una piccola imbarcazione.  La “NATALIA A” alle successive ore 12,10 procedeva verso l’imbarcazione in difficoltà.

Alle ore 12,30 contattava via radio la barca in difficoltà che riferiva di avere un guasto al motore.  Alle ore 13,15 la barca veniva raggiunta, si trattava di un peschereccio clandestino e trovandosi in difficoltà tutti i migranti venivano trasbordati e tratti in salvo.

Alle ore 07,30 circa del 28/11/2014 approdava la motonave ed alle ore 10,00 presso il porto di Pozzallo i clandestini venivano sbarcati e condotti presso il C.P.S.A.

 

 

ORDINE PUBBLICO ED ASSISTENZA

 L’ufficio Ordine Pubblico ha messo a disposizione gli uomini coordinati dal Funzionario della Polizia di Stato della Questura di Ragusa responsabile del servizio che hanno atteso l’arrivo dei migranti gestendo le operazioni di sbarco.

Alle operazioni partecipavano 30 Agenti della Polizia di Stato ed altri operatori delle Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana ed i medici dell’A.S.P. per le prime cure.

Il lavoro dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato è molto complesso e deve essere espletato in tempi ristretti così da permettere un immediato invio degli ospiti in strutture d’accoglienza.

La Polizia Scientifica ha completato le operazioni di fotosegnalamento questa notte in considerazione del fatto che nelle more dello sbarco veniva già predisposto il trasferimento di alcune centinaia di ospiti in altri centri.

Nonostante la complessità delle operazioni svolte ininterrottamente tutti i migranti venivano identificati ed ospitati presso il centro così da permettere il trasferimento.

LE INDAGINI

 Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile della Questura di Ragusa e Servizio Centrale Operativo (Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato) – con la partecipazione di un’aliquota di Carabinieri ed una della Sez. Op. Nav. della Guardia di Finanza in meno di 18 ore hanno individuato tutti e 7 gli scafisti egiziani.

Al termine delle difficili indagini sono stati individuati i 7 scafisti egiziani operanti su più territori stranieri previ accordi con il paese di partenza dei migranti, difatti assumevano il comando del peschereccio conducendolo verso le coste italiane.

Inoltre è stato appurato che 6.000 dollari è il prezzo pagato dai migranti per il viaggio durato ben 8 giorni.

I migranti passeggeri hanno indicato le mansioni di ogni componente l’equipaggio a del peschereccio. Vi era il comandante, il vice, gli addetti ai motori e due cuochi. Tutti i membri dell’equipaggio si occupavano di mantenere l’ordine sulla barca non facendo muovere i migranti per non rischiare di affondare.

Il risultato investigativo particolarmente complesso è stato raggiunto grazie all’esperienza degli uomini che da anni conducono questa tipologia di indagini. I lavoro sinergico tra poliziotti e mediatori è fondamentale per carpire la fiducia dei migranti così da consentire una piena collaborazione.

 

LA CATTURA

 Le indagini condotte dagli investigatori durate poco meno di 18 ore, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto i responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa gli investigatori hanno catturato gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione, considerato che dopo il fermo iniziano tutte le fasi processuali particolarmente complesse.

 

BILANCIO ATTIVITA’ DELLA POLIZIA

 Nell’ultimo anno sono stati arrestati 188 scafisti dalla Polizia Giudiziaria e sono in corso numerose attività di collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti anche ti tipo internazionale.