La politica sciclitana sta vivendo fasi molto concitate, la settimana data dal Pdl come ultimatum all’Udc per la proposta di un nuovo nome che non sia quello di Franca Carrabba è passata, ma né l’una né l’altra fazione sembra voler affrettare i tempi per le decisioni. Venerdì avrebbero dovuto riunirsi i vertici locali del PDL, ma alla fine si è deciso di attendere una risposta che forse non arriverà mai. In realtà sia l’UDC, ma soprattutto il Pdl, non stanno facendo altro che contarsi per cercare fin dove si può arrivare senza l’appoggio dell’altro partito. Se lo scoglio del bilancio è stato superato, a breve ci saranno altri temi caldi da affrontare e gli equilibri in consiglio sembrano altalenanti specie se si considera l’intromissione di Nello Dipasquale che ha rotto le uova nel paniere destabilizzando la leaderschip degli onorevoli ragusani. Se ormai sembra attestato che anche l’ultimo baluardo targato Franco Susino sia stato espugnato e Bartolo Apiro ogni giorno di più tende la mano alla maggioranza, per sostituire l’Udc servono altri nomi. La prima ipotesi plausibile è quella di far rientrare il PiD, ma anche in questo caso si rischia, pare infatti che il Pdl tema i comportamenti di Calabrese che nel suo passato recente ha mostrato segni di instabilità politica. Si potrebbe puntare sul consigliere Maurizio Arrabito da poco passato alla corte di Dipasquale, ma anche in questo caso la storia racconta di continue frizioni tra il consigliere e la giunta comunale. Se nel Pdl si discute su come rafforzare la maggioranza, nell’Udc invece sembra crescere il dibattito su chi vuole rimanere con l’attuale giunta e chi no, pare che siano in molti tra Udc e Scicli e Tu a non voler scendere dal carro della maggioranza e per  Orazio Ragusa sarà difficile gestire i suoi anche se per adesso sembra fermo sulle sue posizioni (Vedi l’intervista). Nell’intervista emerge un Orazio Ragusa amareggiato, ” decidessero loro cosa vogliono fare, ma è una situazione antipatica quella che stiamo affrontando”.

“Orazio Ragusa non può stare con due piedi in due staffe – è il commento del Capogruppo del Pdl alla Provincia Silvio Galizia- la nomina dell’assessore spetta al primo cittadino ed è giusto che quest’ultimo ne discuta con il suo partito.  Il problema dell’Udc va oltre le mura domestiche- continua Galizia- i vertici del partito da qualche tempo vivono di ambiguità, non possono stare alla Regione in maggioranza con quella che a Scicli è l’opposizione, e intanto costruiscono  il terzo polo che si presenta alternativo al Pdl. Se l’Udc vuole essere alternativo al Pdl- conclude Galizia- lo dica chiaramente e segua altre strade, noi non abbiamo voluto impuntarci sulla scelta del nome, ma sulla scelta che l’Udc vuole fare”

Sembra proprio che si stia arrivando ad un rottura definitiva tra i due maggiori partiti di maggioranza, se cosi fosse si andrebbe a creare una crepa nell’attività di governo, crepa che potrebbe essere determinante per una nuova fase politica in città, questo dipende anche dall’opposizione, o da quello che ne rimane,  che difficilmente fino ad oggi è risultata essere coesa specie all’interno del PD, anzi sempre più spesso alcuni consiglieri di opposizione hanno pestato una stampella alla giunta Venticinque.  E intanto stasera si ritorna in consiglio per trattare uno dei temi caldi, quello relativo allo statuto comunale rinviato da mesi, caldo perché prevede la possibilità di sfiduciare il presidente del consiglio comunale, una probabilità che molti consiglieri aspettano con ansia.