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Sonetto di Giugno, o “Del Comodo Vivere”

Da frenesia è in mezzo le pieghe
avulso colui che siede e sogna.
È un destino crudele, rampogna
giunta presta da quei d’etterne beghe.

Un uno, un, pei danari leghe.
Ah, i Danai trovi, risma carogna!
Chi opporrà affari ad asta logna?
ma io già vengo a mental seghe.

E riuscirà infin lieto il fare
quando avvenga non inquietando
colui il qual non possa o non voglia.

A la panchina, e poi alla soglia
di quella ombra, da ramo andando
a ramo, comodo i’ soglio cercare.

Gaetano Celestre

 

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