E’ stata eseguita ieri l’autopsia sul corpo di Angelo Onorato, l’architetto trovato morto sabato scorso nella sua auto, in una strada parallela all’autostrada Palermo-Mazara del Vallo.

In base a quanto emerso dall’esame sembra che non ci siano altri segni di violenza sul corpo dell’imprenditore se non quello della fascetta bianca stretta attorno al collo.

Il 54enne marito dell’eurodeputata della Nuova Dc Francesca Donato sarebbe morto dunque per soffocamento. Sono stati eseguiti i prelievi necessari per gli esami tossicologici e stabilire se l’imprenditore fosse o meno sotto l’effetto di sedativi. Ma per quei risultati ci vorranno 90 giorni. L’esame è stato eseguito dal medico legale del Policlinico Tommaso D’Anna. La famiglia assistita dall’avvocato Vincenzo Lo Re ha nominato come consulente l’anatomopatologa Nuccia Albano assessore al lavoro della giunta Schifani.

Da ambienti dell’istituto di Medicina legale del Policlinico si apprende che sul corpo di Angelo Onorato sono stati fatti prelievi per fare “mirate indagini istologiche” per capire “cosa ci fosse nei polmoni, nella trachea e così via”. Dopo le analisi di laboratorio al microscopio i risultati saranno dati agli specialisti che daranno il proprio parere. Le analisi istologiche dureranno alcune settimane. Dall’istituto affermano che l’autopsia allo stato “non esclude alcuna ipotesi” sulla morte dell’architetto.

L’autopsia ieri è durata quasi quattro ore. Rimangono molti i punti oscuri della vicenda, da chiarire il motivo dello sportello destro, lato guida dove era riverso sul volante Onorato, aperto; e poi le scarpe slacciate e quasi tolte e gli occhiali ben posizionati sul bavero della camicia. Da chiarire anche come è stata chiusa la fascetta, attorno al collo dell’imprenditore, se laterale o da dietro. Un aspetto determinante secondo Nuccia Albano, incaricata dalla famiglia Onorato come perito tecnico di parte: secondo Albano la posizione della chiusura della fascetta sarebbe determinante per stabilire se Onorato sia stato ucciso, come sostengono familiari e amici, oppure si sia suicidato.