Esiste una disciplina che ci aiuta a capire da dove veniamo e perché determinati eventi siano accaduti: la storia. Essa ci svela origini e sviluppi di diverse cose, comprese le invenzioni. Tra queste ce n’è una che è affonda le sue origini diversi secoli addietro: il gioco. Questo si è sviluppato sino ai giorni nostri, dove ha acquisito forme moderne e totalmente digitali, come si può ben vedere consultando articoli online che riportano anche una lista di giochi di slot gratis, mettendone in luce funzionamento e caratteristiche e consentendo al lettore di capire come le nuove tecnologie si siano fatte spazio in questo settore. Un qualcosa di ancor più curioso se si prova a ripercorrere tutta la storia del gioco, dalle lontanissime origini fino agli anni più recenti. Proprio questo faremo nelle prossime righe, sia per quel che riguarda il gioco in generale, sia soffermandoci su alcuni giochi nello specifico.

Origini del gioco d’azzardo

Come accennato poco sopra, dunque, le origini del gioco non sono così recenti come si possa credere. Testimonianze di forme rudimentali di scommesse e di altri giochi d’azzardo, infatti, sono state ritrovate in Cina e risalgono addirittura alle prime dinastie del paese dell’Estremo Oriente. Parliamo di epoche davvero remote, che si aggirano intorno al 2400/2300 a.C., periodo in cui venivano utilizzate delle piastrelle che servivano, a quanto pare, a scommettere su determinati eventi. Sempre in Cina, ma leggermente più avanti, sembra che venissero utilizzate anche le prime carte da gioco in assoluto, derivanti direttamente dalla cartamoneta e poi differenziate da essa in maniera definitiva per scopi esclusivamente ludici. Un millennio dopo, invece, iniziarono a giocare anche gli Egizi, i quali utilizzavano degli oggetti simili ai moderni dadi, probabilmente scommettendo sull’esito del loro lancio. Dalle ricerche effettuate sui resti archeologici, poi, sembra proprio che anche nell’Antica Grecia e a Roma non mancasse l’abitudine di giocare. Il popolo ellenico si dilettava nelle scommesse su eventi naturali o sull’esito di elezioni politiche piuttosto che dei processi, mentre quello latino aveva messo a punto anche altri giochi, come una forma primitiva di roulette realizzata tramite uno scudo girevole su cui vi erano delle scritte. Non mancavano, infine, le scommesse sulle corse con le bighe e i combattimenti tra gladiatori.

Origini e Storia del gioco: la svolta del Ca’ Vendramin

Come abbiamo visto, dunque, il gioco d’azzardo era presente nella vita dell’uomo da tempi più che remoti. Il vero problema, ora, era quello di dare una casa legale ai giocatori, cosa che non avvenne prima del 1638, quando a Venezia venne utilizzata una struttura già esistente: il Ca’ Vendramin. Si tratta del primo casinò della storia, che significò una svolta importante nella lotta al gioco illegale, piaga anche dei tempi moderni come accaduto di recente nella provincia di Ragusa con il sequestro di alcune macchinette non regolari, e alle bische clandestine, che fino a quel momento la facevano da padrone senza una vera regolamentazione. Da allora in tutta Europa iniziarono ad essere costruite strutture ad hoc che ospitassero il gioco d’azzardo: dopo Venezia, vennero realizzati in sequenza il casinò di Baden-Baden in Germania, quello di Montecarlo nel Principato di Monaco e quello di Sanremo in Italia, inaugurato a inizio Novecento.

Storia del gioco: lo sbarco a Las Vegas

Con l’apertura dei primi casinò europei, anche in America si decise di dare una casa al gioco d’azzardo, in modo tale da renderlo completamente legale. Ma perché si scelse proprio Las Vegas? Le origini risalgono a inizio 1900, quando si stavano portando avanti i lavori di realizzazione della tratta ferroviaria che avrebbe dovuto collegare la futura capitale del gioco a grandi città come Los Angeles, fino a tuffarsi nel Pacifico. Un lavoro di una difficoltà e una fatica estreme, che convinse gli operai a chiedere un luogo che potesse ospitare occasioni di svago per potersi riposare e distrarre durante le pause dal lavoro. Così iniziarono ad essere installati tavoli da gioco ovunque, anche in alcuni hotel già presenti nella piccola cittadina statunitense, che divennero di fatto i primi casinò di Las Vegas. Nonostante il gioco venne messo al bando per cercare di frenare la sua diffusione in Nevada, la corsa verso la costruzione dei casinò era iniziata, divenendo realtà nel 1941 con l’inaugurazione de El Rancho Vegas. A questa seguirono in rapida successione anche quelle del Flamingo e del Sands. Al giorno d’oggi sono 72 i resort dedicati al gioco a Las Vegas.

Origini del gioco del burraco

Ovviamente a farla da padrona nel gioco sono le carte e alcune delle sue discipline. Tra queste c’è il Burraco, che si sta diffondendo in tutto il mondo negli ultimi anni. Ma quando è nato questo gioco è difficile dirlo, in quanto esistono numerose teorie tutte diverse ma altrettanto verosimili. Quella su cui vertono la maggior parte dei consensi, però, è la sudamericana. Sembra, infatti, che il Burraco sia nato in Uruguay a partire dal 1940 come variante del più antico gioco della Canasta. Il suo nome, invece, avrebbe origini lusitane, in quanto in Portogallo il termine “Burraco” sta ad indicare un oggetto simile al “Setaccio”, che indica perfettamente le dinamiche principali del gioco, dato che le carte vengono setacciate, ossia filtrate dal giocatore, in modo da scartare quelle inutili e tenere quelle in grado di effettuare le combinazioni consentite dal regolamento. In Italia, la diffusione del Burraco sembra essere iniziata dalle regioni meridionali, specialmente dalla zona della Puglia a partire dal 1970/80.

Origini del gioco della briscola

Altra disciplina delle carte piuttosto gettonata, limitandoci all’Italia, è la Briscola, per giocare alla quale, ovviamente, non si usano carte francesi ma quelle nostrane, in una delle diverse varietà regionali a seconda della zona in cui ci si trova. Nonostante si tratti di un gioco prettamente tricolore, le sue origini sembrerebbero essere estere, nello specifico olandesi. Nei Paesi Bassi, infatti, si praticava un gioco molto simile nel regolamento già a partire dall’epoca del Rinascimento (1500 circa). Ebbene, la briscola sarebbe stata importata nel nostro Paese da alcuni militari provenienti dalla Francia. Non a caso il nome potrebbe derivare proprio da un termine transalpino, “brisque”, ossia il “gallone” che indicava visivamente i vari gradi dei soldati francesi. Una volta arrivato in Italia, poi, le regole sarebbero state cambiate leggermente e rese uniche, così da farlo diventare un gioco tipico dello Stivale.