“Gratitudine” è la parola che ha ispirato la premiazione del torneo di Bocce Salvuccio Agosta; gratitudine rivolta alle persone che colgono con entusiasmo l’invito ad una domanda bambina che dice: “vuoi giocare con me?”. Questo invito rinnovato nei vari tornei organizzati dall’associazione “Salvuccio Agosta” è raccolto da persone di ogni generazione: nonni e nonne, figli e figlie, nipotini e nipotine, amici e amiche, che nel gioco si incontrano e condividono un tempo di leggerezza e spensieratezza ritrovata.

In particolar modo, durante l’edizione di Novembre di “Suolo Urbano”, svoltosi a Villa Silla a Modica, come ogni prima domenica del mese, in collaborazione con l’associazione Fab Lab Modica, è stato dato un riconoscimento di gratitudine al Signor Salvatore Maltese, un uomo di 88 anni, “u Ziu Turiddu”, zio di Giorgio Agosta (papà di Salvuccio e presidente dell’associazione a lui dedicata), che con il suo esempio, ha trasmesso alla sua famiglia il profondo amore per la campagna, per gli alberi, la terra e i prodotti che con la giusta cura e sapienza, questa può offrire alle persone che la abitano e la rispettano. L’unione di ciò che Salvuccio ha ispirato alla sua famiglia attraverso la sua esperienza in questa vita terrena, insieme all’esperienza di ziu Turiddu, persona di grande umiltà e allo stesso tempo di grande conoscenza del settore agricolo, hanno ispirato i valori dell’associazione, che a Villa Silla promuove la cura di un piccolo orto urbano messo a disposizione per la comunità, e coltivato con metodi naturali che fanno riferimento ai principi della biodinamica e della permacultura.

Il riconoscimento al Signor Salvatore Maltese è stato dato dal Sindaco di Modica Maria Monisteri che ha ricordato quanto importante è stato il contributo di persone come il Signor Maltese a partire da quella che un tempo era conosciuta come l’antica Contea di Modica.

A Sua Volta, la prima cittadina della città ha ricevuto un riconoscimento di gratitudine da parte dell’associazione Salvuccio Agosta, per la sua sincera apertura rivolta alle iniziative promosse dalla stessa.

A seguire sono stati conferiti i premi gratitudine ai bambini e alle bambine, che coinvolti dai genitori o dai loro nonni, si sono cimentati nel gioco delle bocce all’aria aperta, portando il loro entusiasmo e la loro voglia di imparare.

E non ultimo, l’invito ad avvicinarsi al banco dei premi rivolto ad uno dei partecipanti al torneo, “un bambino un po’ piu sviluppatello” (così simpaticamente definito da Nino Agosta, instancabile e appassionato organizzatore del torneo), riferendosi ad un giocatore di 83 anni che ha testimoniato la sua personale gratitudine rivolta al gioco delle bocce e a queste occasioni di aggregazione, dovuta al fatto che nonostante delle serie patologie cardiache, attraverso il suo rinnovato entusiasmo per questo gioco, coadiuvato da un’alimentazione più consapevole e genuina, persino il suo medico ha riscontrato dei netti miglioramenti nella sua salute. Tanti i sorrisi e la commozione nell’assistere all’incontro tra generazioni all’insegna dello spirito di aggregazione e di profonda gratitudine.

Stefania Agosta