pronto soccorso ambulanze“Pronto soccorso di Modica in tilt, sette ambulanze in coda, niente barelle e pazienti che abbisognano di urgente assistenza. Cosa aspetta ad intervenire l’assessore regionale alla Salute“? Se lo chiede il parlamentare nazionale Nino Minardo.

La situazione questo venerdì pomeriggio ha superato ogni limite: problema cronico di carenza di personale, file estenuanti, locali inadeguati, ambulanze in coda, ben sette arrivate da Modica, Pozzallo e Scicli, e niente barelle. Un quadro desolante e assurdo che fa diventare il diritto alla salute per ogni cittadino un diritto astratto. Poco personale a disposizione, medici e infermieri, non riescono a sopperire alle situazioni normali.

I  pazienti sono rimasti nelle ambulanze mentre altri, all’interno del pronto soccorso, erano in attesa di assistenza già dalle prime ore della mattina. I locali sono inadeguati, non sufficienti a ospitare il flusso di utenza. Poche poltrone, solo una stanzetta con ammassati due lettini; persino insufficienti le sedie a rotelle. Una tale quantità di persone rende poi ingovernabile anche l’igiene. Code estenuanti, tensione alle stelle e tutto il sistema in tilt. Scene apocalittiche quelle vissute al Pronto Soccorso!

“Non bastano più le parole che ci annunciano “presto nuovi locali” oppure “presto arriverà nuovo personale!”  – afferma Nino Minardo -. Tutti si prendano le loro responsabilità, a cominciare dall’Assessore Regionale alla Salute che invece di incartarsi in pastoie burocratiche si dia una smossa per sbloccare il potenziamento di organico nel pronto soccorso, richiesto da tempo da più parti. In sanità i disservizi a catena comportano caos, disordini e disgrazie a catena! Non ci impressioniamo se poi si continua a parlare di malasanità e le responsabilità sono ben chiare”!

E sulla vicenda  è intervenuto il sindaco Ignazio Abbate con un post su facebook: “Ringrazio il primario del reparto di rianimazione, Rosario Trombadore e il direttore sanitario Piero Bonomo per la disponibilità mostrata nel rispondere alla mia sollecitazione. Lunedi, sentito il direttore sanitario provinciale, Pino Drago, andrò a Ragusa per l’ultima volta ad incontrare i vertici dell’ASP per cercare di risolvere la questione del Pronto Soccorso che, alla luce di quello che è successo oggi, è più un problema organizzativo che strutturale. E’ impossibile pensare che il Pronto Soccorso possa smaltire 8 autoambulanze mandate dai vari ospedali nello stesso momento.

PS: mi scuso con quanti mi hanno aspettato a Palazzo San Domenico ma ho dovuto annullare tutti gli appuntamenti a causa di tutto quello che stava succedendo al Maggiore”.