ANGELO PARTENZAAngelo Partenza, il 64 enne trovato morto in casa dalla famiglia il 3 febbraio scorso, non è deceduto per cause naturali. Omicidio preterintenzionale in concorso. E’ questa l’accusa formulata nei confronti di due minorenni modicani, un 15enne e un 16enne,  interrogati qualche giorno fa dal pubblico ministero della procura per i minorenni presso il tribunale di Catania a seguito delle indagini sulla morte del 64enne.

Dai risultati dell’autopsia illustrati in aula è emerso che la vittima è stata colpita alle testa, aveva un vasto ematoma provocato presumibilmente dal pugno ricevuto lo stesso giorno del decesso.

La stessa vittima aveva denunciato ai carabinieri l’ultima di una lunga serie di aggressione a parte dello stesso gruppetto: nell’ultima querela aveva anche indicato chi lo aveva aggredito mentre lui invano aveva tentato di difendersi dal gruppo. Per la procura i responsabili sono due minorenni ma la dinamica è tutta da ricostruire con testimoni e periti. Durante l’interrogatorio uno dei due minorenni indagati ha ammesso di avere incontrato il pomeriggio Angelo Partenza vicino la chiesa di Santa Maria di Betlem a Modica Bassa ma di non averlo toccato con un dito. Lui, il 15enne invece ha raccontato che la vittima per difendersi lo voleva colpire ma lui è riuscito ad allontanarsi. Partenza sarebbe stato colpito da una sola persona. Aggressioni continue, aveva denunciato la famiglia della vittima che ha sempre sostenuto che Angelo Partenza non sia deceduto per cause naturali ma che qualcuno abbia cagionato la sua morte.

Viviana Sammito