
Mariano Ferro: La protesta và avanti. Ma i Siciliani sono d’accordo?
- 20 Gennaio 2012 - 23:26
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Mariano Ferro, stasera è stato nel presidio di Modica ed intervistato da Salvatore Cannata in diretta su Video Regione ha confermato che la protesta andrà avanti, sino a quando non ci saranno risposte concrete da parte del governo regionale e nazionale.
Durante l’intervista si sottolineava come i Siciliani in questi giorni, abbiano approvato la protesta.
Ma un conto è stringere i denti cinque giorni, un conto è continuare a stringerli senza rischiare che qualcuno si rompa!
In realtà i cittadini si stanno stancando di entrare nelle macellerie e non poter comprare la carne per i propri figli o per le persone anziane, stanchi di entrare nei supermercati e di trovare lo scaffale del latte vuoto, stanchi di non avere benzina nelle auto per potersi spostare magari nei comuni limitrofi e provare a “saccheggiare” qualche supermercato magari un po più fornito. Ai Siciliani la protesta andava bene perché il 21 gennaio tutto sarebbe dovuto tornare alla normalità, ma ora la cosa incomincia a pesare parecchio, poiché ad oggi gli unici a subire danni e disagi sono proprio i SICILIANI!
Un altro dato che sta emergendo in queste ore chiaramente è che in realtà non c’è una vera e propria organizzazione: pare che ogni presidio decida il metodo e i modi da utilizzare per protestare. Aldo Bertolone (uno dei fondatori del movimento dei forconi) in una intervista video rilasciata a Nove Tv stamane (ecco il link: https://www.novetv.com/?p=11697) ha detto, che la protesta è libera e quindi chi vuole aderire …aderisca; ma in realtà cosi non è stato, poiché alcuni commercianti a Scicli sono stati costretti a chiudere anche contro la loro volontà.
Poi ci sono gli agricoltori, l’intera fascia trasformata sta subendo un forte danno, con serre piene di ortaggi non raccolti. A tanti andava bene fermarsi per una settimana, rischiare di perdere qualche migliaio di euro, ma ora non più. Continuare a non raccogliere i prodotti già maturi, significherebbe dire addio ad un anno di lavoro.
Anche gli operai, costretti a rimanere a casa, non potranno tollerare di starci ancora. A gennaio la busta paga sarà per molti misera. E intanto le bollette continuano ad arrivare.
Insomma, con questo articolo vogliamo invitare a riflettere un attimino e vogliamo far notare come la situazione stia precipitando forse più del previsto.
Non vorremmo ritrovarci a scrivere storie di violenza, destinate ad avverarsi se non si mollano un po le redini.
Giovanni Giannone
Carmelo
fatto 30, ormai facciam 31 . Meglio lo sciopero della fame che le bombe. io sono inca….. perchè conosco vittime di azioni illegali della serit, che agiscono contro legge e ti costringono a pagare altrimenti le conseguenze costano di più. A chi dice che questa manifestazione è incivile, gli rispondo: allora han fatto meglio quelli che han messo le bombe negli uffici equitalia? che han rischiato di ammazzare altre persone passanti di li? certo che comunque han avuto la notorietà sui giornali, ma la Sicilia manifesta pacificamente
Salvo
Io chiedo dato che la mia azienda si basa sul commercio online e sulle spedizioni, gradirei capire gli assegni, il mutuo, e compagnia bella chi me li paga questo mese me lo fate capire?i corrieri lunedì consegnano e ritirano? qui si parla di iniziative spontanee, adesioni spontanee? ma di chi? I Corrieri a Messina hanno tutti i mezzi nel parcheggio, e penso che pure loro a fine mese avranno problemi, chi li pagherà sti ulteriori danni oltre le tasse?
Ale grillo
Cosa abbiamo da perdere ormai non c e rimasto nulla qui bisogna decidere come morire o facendoci salassare dal governo o a testa alta gridando di ridarci la dignità e il rispetto di chi ogni giorno si alza al,e 5 per andate a lavorare per sfamare i propri figli e mentre noi manifestiamo loro prendono 15mila euro al mese per fare cosa? Per farci sentire che bisogna sacrificarsi che l Italia ce la farà siamo come la Grecia se non peggio i tedeschi ci hanno dato una pedata in culo e questo già l avevamo previsto la storia si ripete VOGLIAMO I FATTI NON PAROLEEEEEEE!
i love funk music
per questo l’abbiamo sempre nel didietro, perchè a prime difficoltà molliamo tutto e critichiamo facendo “cuttigghi” vari, ormai siamo in ballo e balliamo… però continuando qui in sicilia avremo sempre poca visibilità, spero che organizzino una manifestazione a roma, tutti i paesi della sicilia anche quelli di 100 abitanti devono partecipare però, e dare la dimostrazione che non siamo mafiosi noi siciliani, solo così possiamo farci sentire da quelli che stanno al governo