slip andrea Loris non indossava gli slip e aveva i pantaloni sbottonati quando è stato trovato morto sabato pomeriggio in c.da Mulino, a quattro km di distanza da Santa Croce Camerina. Lo ha confermato il Dirigente della Polizia Scientifica della Sicilia sud orientale, Giusy Neri, che ha incontrato la stampa proprio sul luogo del ritrovamento del cadavere oggi pomeriggio.

Gli slip trovati vicino alla scuola, questa mattina (foto sopra),  potrebbero essere quelli della vittima. La madre di Loris, Veronica, ha anche detto agli investigatori  che suo figlio la mattina della scomparsa indossava quel tipo di slip, lo stesso colore.

“Chiaramente prima di chiarire l’identità si deve svolgere  una serie di indagini tecniche che diano  la certezza di questo evento” – ha chiarito la Neri. Mentre dunque la procura non ha confermato tracce di violenza a scopo sessuale sul corpo, si fa sempre più accreditata questa ipotesi o comunque della tentata violenza.

luogo omicidio bambinoIntanto l’ora presunta della morte è stata stabilita: Loris sarebbe morto per asfissia da strangolamento intorno alle 10 – 10.30 e gettato sul torrente da un’altezza di tre metri, subito dopo.

“Analizzeremo, e sarà decisivo, il giubbotto del bambino e se dovessero esserci tracce di un estraneo alla scena del crimine potranno essere indirizzate all’eventuale sospettato”, ha detto la Dirigente della polizia scientifica che ha aggiunto che non sono previste altre perquisizioni, oltre alla a quelle già effettuate nell’auto e nell’abitazione del cacciatore, Orazio Fidone, che per primo ha rinvenuto il cadavere.

E’ lui l’unico indagato: l’iscrizione nel registro degli indagati, è stato sottolineato, è un atto tecnico dovuto per eseguire un accertamento irripetibile, a tutela della persona indagata che potrà così, se vorrà, nominare un legale e un perito di parte.

amico andrea lorisIntanto ieri per nove ore, fino all’una e trenta, in questura sono state ascoltate due persone: il cacciatore Orazio Fidone e Christian (foto a lato), un diciottenne,  vicino di casa della famiglia Stival.

Il fascicolo aperto dal procuratore Carmelo Petralia e dal sostituto Marco Rota ipotizza i reati di sequestro di persona e omicidio.  La polizia e i carabinieri durante la perquisizione nelle abitazioni in uso a Orazio Fidone hanno trovato ”esplosivo illegalmente detenuto risalente alla seconda guerra mondiale”. “E’ un’indagine che si prevede molto lunga perchè gli elementi sono tanti e si lavora con i sopralluoghi. Perquisizioni in atto non sono  previste”, ha aggiunto. Si sta lavorando con il luminol e la ricerca delle impronte con il cianoacrilato. Non si esclude nulla.

Viviana Sammito