i dont know

Nell’estate dello scorso anno usciva nelle librerie “I don’t know”, l’opera narrativa  di Veronica Sciacca, una siracusana classe 1978, collaboratrice anche di Ondaiblea.it, che a 12 anni ha subito un evento tragico che ha cambiato letteralmente la sua vita. Veronica però non si è abbattuta, anzi, ha trovato la forza per andare avanti  grazie anche alla sua passione per la scrittura e la lettura. Veronica non ha l’utilizzo delle mani ed ha scritto il suo romanzo con le labbra, ci racconta tutto in questa intervista:

Partiamo dalla fine, dal tuo lavoro, come è nata l’idea di scrivere I don’t know e come hai maturato la passione per la scrittura?

veronica sciacca« “I don’t know” è nato per caso, ero solita scrivere poesie, non sapevo nemmeno come si impostasse un libro, la trama e tutto quello che c’è dietro ad un lavoro del genere. La sera, essendo spesso sola come ti dicevo, per gioco ho iniziato ad immaginare ed a scrivere la storia di questo trentenne “Paolo”. Essendo una persona che legge molto, mi rendevo conto, man mano che andavo avanti nella stesura del testo, nei dialoghi, che ciò che scrivevo era buono, piaceva molto anche a chi lo mostravo, così mi sono ritrovata io stessa catapultata dentro quello che scrivevo, emozionandomi e dando emozioni ai personaggi molto diversi presenti nel romanzo. Questo romanzo e nato tutto interamente scritto al cellulare, ti chiederai perché? E te lo spiego subito: all’epoca non possedevo un computer, ma anche se lo avessi avuto, essendo io tetraplegica, ad una certa ora si spegne tutto, il cellulare era l’unica cosa che rimanesse a mia disposizione, quindi questo libro nonostante lo abbia iniziato per gioco, l’ho fortemente voluto, è una mia creatura, quasi un figlio anche se è stato partorito con la mente e scritto interamente con le labbra in quanto non ho l’uso delle mani».

Hai già accennato alla tua malattia, vedo che ne parli molto serenamente, come vivi questa situazione?

«Sì, ne parlo tranquillamente, ormai sono passati ben 25 anni dal tragico evento che io ironicamente chiamo “Incidente di percorso” avevo solo 12 anni quando sono stata colpita da un “Aneurisma” al midollo spinale, esplodendo ha fratturato il midollo spinale paralizzandomi dal collo in giù, cambiando totalmente in una frazione di secondo tutta la mia vita»

Come è cambiata la tua vita?

È cambiata radicalmente, perché passi dal poter fare tutto, al dipendere totalmente dagli altri, anche quando cammini per strada ci sono persone che ti guardano come se fossi un alieno. Devo confessarti che agli inizi essendo solo una dodicenne questo comportamento mi faceva scoppiare molte volte in lacrime, adesso, se posso usare un termine forte, “Me ne frego!” »

Visto che hai assorbito cosi bene questa situazione ti senti di dare consigli a chi si trova nelle tue stesse condizioni?

«Di non arrendersi, di lottare, di trovare qualcosa che gli dia di nuovo uno scopo nella vita, perché anche se è dura, anche se non ci si abitua mai, la vita va vissuta al meglio ognuno nei suo limiti, ma con dignità, perché queste cose possono capitare a tutti da un momento all’altro, anche se ci sentiamo invincibili, non è così, quindi non ci si deve vergognare mai per come si è diventati, ma si deve reinventare la vita cercando di fare tutto in modi alternati, perché la vita è bella e dovete cercare di trovare il lato positivo in tutte le cose, anche perché piangersi addosso non cambierà la vostra attuale situazione, quindi rimboccatevi le maniche e fatevi valere perché non siete da meno a nessuno».

 

Ritorniamo al libro, perché i lettori dovrebbero scegliere I don’t know?

«Dovrebbero sceglierlo perché è un libro attuale, ricco di colpi di scena, nulla è come sembra, tratta vari argomenti in modo leggero e divertente e, soprattutto, perché lo scritto con molto amore. Non mi importa di diventare famosa, mi importa che piaccia quello che voglio trasmettere».

Hai scritto altre cose?

«In effetti non mi sono mai fermata di scrivere, dopo “I don’t know” ho completato altri due romanzi e sono in procinto di completarne un quarto. È uscita un’antologia di poesie in cui vi sono 7 mie poesie “Riflessi 105” e già ho in mente un’altra storia che mi piacerebbe scrivere».

Come è possibile acquistare il tuo romanzo?

«Il romanzo e acquistabile su tutte le piattaforme digitali come Amazon, IBS, Mondadori store e molte altre, ed è prenotabile da qualsiasi libreria in quanto distribuito da PDE». 

La trama di I don’t Know

Paolo e Jessica vivono Nella stessa città, si conoscono sfortunatamente proprio quando la giovane deve partire con il padre per il Sud America. Un amore appena sbocciato che viene troncato sul nascere. Paolo ormai adulto ha la sua vita, una fidanzata fantastica e degli amici pronti a dare tutto per lui. La morte del padre e altri eventi, stravolgeranno i suoi progetti. Nulla è come può apparire, una storia di intrecci amorosi, tradimenti e ritorni, da leggere tutta d’un fiato.