Con decreto presidenziale del 16 Maggio 2013, la regione siciliana ha ampliato i servizi delle strutture per la prima infanzia ed ha apportato delle rettifiche agli standard strutturali e organizzativi già approvati per gli asili nido e micro-nido, al fine di superare alcune criticità rilevate sul territorio. Gli standard previsti dal D.p.r.s del 29 Giugno 1988 e del D.p 128 del 23 Marzo 2011 vengono quindi revocati per far spazio alla nuova normativa firmata dal presidente Rosario Crocetta.

Ecco cosa prevede il nuovo decreto:

– Nido d’infanzia o asili nido

Il servizio rivolto alla prima infanzia (0-3 anni) per promuovere lo sviluppo psico-fisico, cognitivo, affettivo e sociale del bambino e offrire sostegno alle famiglie nel loro compito educativo, aperto per almeno 5 giorni e almeno 6 ore al giorno per un periodo di almeno 10 mesi all’anno.

Lo spazio esterno per i nidi d’infanzia di nuova costruzione deve essere non inferiore a 7 mq per posto bambino.

Lo standard dello spazio esterno dovrà essere considerato in aggiunta all’area di sedime dei fabbricati e al netto delle aree di parcheggio.

Per i nidi d’infanzia collocati nei centri storici o in ambiti urbani consolidati lo spazio esterno a disposizione dei bambini è pari almeno a 5 mq per posto bambino e fruibile interamente da parte dei bambini. Lo spazio esterno deve essere preferibilmente compatto, cioè estendersi su un unico lotto di forma e perimetro regolari, per essere maggiormente fruibile da parte dei bambini.

Di norma, la struttura deve garantire il rapporto diretto con l’esterno, essere collocata a pianterreno ed essere articolata su un unico livello. Qualora il servizio sia collocato su più piani dovranno essere adottate tutte le misure utili e necessarie per garantire la sicurezza, sia in caso di eventi eccezionali, sia per l’ordinaria gestione quotidiana; si deve comunque garantire che ogni unità funzionale minima (sezione) e relativi servizi igienici siano collocati su un unico piano.

L’area esterna è di uso esclusivo dei bambini, l’orario di apertura del nido, salvo il caso di utilizzo programmato, in orario di chiusura dei servizio e tramite specifico progetto, da parte di altri soggetti garantendo la salvaguardia dell’igiene, della funzionalità, della sicurezza e dell’organizzazione del servizio educativo. Gli spazi esterni destinati a bambini devono essere organizzati e attrezzati come ambiente educativo, che consenta l’esplorazione libera e il gioco strutturato, in modo da rispondere alle esigenze delle diverse età. Tali requisiti devono caratterizzare anche gli eventuali spazi esterni non contigui alla struttura del nido che possono essere utilizzati, purché situati nelle immediate vicinanze della stessa e collegati con percorsi che garantiscano la sicurezza dei bambini.

Gli spazi interni destinati ai bambini e quelli a disposizione degli adulti devono possedere caratteristiche in grado di consentirne un utilizzo flessibile in rapporto al progetto educativo. Dovranno essere organizzati in modo tale da permettere ai bambini di usufruire in modo libero e autonomo, con esclusione dei locali che possono creare loro dei pericoli. Deve, inoltra, essere garantito un facile collegamento con l’area esterna.

Gli spazi necessari sono i seguenti:

a) un vano di ingresso dotato di ambiente filtro, se l’accesso a ciascuna sezione avviene esclusivamente dall’esterno, occorre prevedere uno spazio filtro per la tutela microclimatica. Si deve comunque evitare il passaggio attraverso i locali di altre sezioni;

b) unità funzionali minime (sezioni), per ciascun gruppo di bambini;

c) spazi comuni;

d) servizi generali e spazi a disposizione degli adulti;

e) servizi igienici per bambini e adulti;

f) cucina o terminale di cucina, o altro spazio;

g) area esterna.

Il locale cucina deve avere una quadratura minima netta di 16 metri quadri, oltre la dispensa che dovrà avere una superficie minima netta di 6 metri quadrati prescindendo dalla capacità ricettiva. Le strutture devono assicurare la salubrità e il benessere ambientale con particolare attenzione al riscaldamento ed al raffreddamento degli ambienti, nonché la previsione e l’attuazione di criteri volti al risparmio energetico ed alla ritenzione del calore. Gli spazi interni destinati ai bambini non possono essere collocati ai piani interrati e seminterrati.

Gli spazi interni dal nido d’infanzia devono essere organizzati, arredati e attrezzati con riferimento all’unità funzionale minima costituita dalla sezione. L’unità minima è integrata da altri spazi di uso comune destinati alle attività individuate nel progetto educativo di riferimento. Tali spazi sono utilizzati, a rotazione o contemporaneamente, per attività individuali e di grande o piccolo gruppo. Gli spazi delnido, anche attraverso l’utilizzo di arredi e attrezzature, devono consentire l’accoglienza dei bambini e dei genitori, l’informazione e la comunicazione sull’attività del servizio e favorire le relazioni tra bambini, genitori e operatori. Il rapporto numerico tra personale educativo e bambini nei nidi d’infanzia deve essere determinato tenendo conto della natura del servizio offerto, delle caratteristiche della struttura, e dei bambini accolti (numero, età), nonché dei tempi di apertura del servizio. Il rapporto tra personale avente funzione educativa e i bambini deve essere, mediamente di 1 a 8, eccetto per la sezione dei bambini da 3 a 12 mesi per i quali è previsto un rapporto di 1 a 6 e di 1 a 10 per i divezzi dai 24 ai 36 mesi. Per quanto riguarda il personale addetto ai servizi generali, occorre distinguere a seconda che le attività di cucina, pulizia, guardaroba ecc. vengano svolte con personale interno, oppure mediante l’utilizzo di contratti con ditte private: nel caso che tutte le attività vengano svolte da personale interno, il rapporto numerico medio tra addetti ai ai servizi generali e bambini non può essere superiore a un addetto ogni tredici bambini, escluso il personale di cucina. Tale rapporto potrà variare qualora le attività di cui sopra vengano svolte in tutto o in parte da personale esterno. Per facilitare i processi di integrazione dei bambini disabili, o che si trovano in particolari situazioni di disagio o di svantaggio socio-culturale, e in relazione al numero o alla gravità dei casi, nelle sezioni in cui essi sono inseriti può essere stabilita la riduzione del numero degli iscritti, o in aggiunta o in alternativa, la presenza di un educatore di aiuto alla sezione con orario di servizio corredato alle esigenze del bambino

 

– Micro-Nido

 

Il micro-nido è un servizio socio-educativo per la prima infanzia e si differenzia dal nido per minore capacità di accoglienza e per alcuni parametri strutturali. Svolge anche servizio di mensa e di riposo. Può ospitare da un minimo di 8 ad un massimo di 24 bambini, dai tre mesi ai tre anni. Il micro-nidopuò essere realizzato anche in un appartamento purché destinato esclusivamente a questo servizio.

Lo spazio esterno è pari ad almeno 4 mq per posto bambino ed è da considerarsi in aggiunta all’area di sedime (ossia il suolo occupato e reso impermeabile dalla superficie coperta) dei fabbricati e al netto delle aree di parcheggio. Le aree con destinazione a parcheggi e a viabilità carrabili e tutti gli spazi esterni pertinenti alla struttura non di uso dei bambini devono essere protetti per garantire la sicurezza degli stessi. La struttura destinata a micro-nido deve essere facilmente raggiungibile, accessibile dal punto di vista del superamento delle barriere architettoniche e deve avere un ingresso indipendente. Per le strutture aggregate a servizi scolastici o educativi l’ingresso può essere unico. Di norma, inoltre, la struttura deve garantire il rapporto diretto con l’esterno, essere collocata a pianterreno ed essere articolata su un unico livello. Qualora il servizio sia collocato su più piani dovranno essere adottate tutte le misure utili e necessarie per garantire la sicurezza, sia in caso di eventi eccezionali, sia per l’ordinaria gestione quotidiana; si deve comunque garantire che ogni unità funzionale minima (sezione) e relativi servizi siano collocati su un unico piano. Nel caso in cui il micro-nido sia collocato in uno stabile che ospita anche appartamenti o uffici, l’ingresso al servizio deve essere adeguatamente vigilato anche tramite strumenti di telecontrollo. Lo spazio esterno attrezzato deve essere recintato e di uso esclusivo dei bambini, salvo il caso di utilizzo programmato in orario dichiusura del servizio e tramite specifico progetto da parte di altri soggetti, garantendo la salvaguardia dell’igiene della funzionalità, della sicurezza e dell’organizzazione del servizio educativo. Gli spazi esterni destinati ai bambini devono essere organizzati e attrezzati come ambiente educativo, che consente l’esplorazione libera e il gioco strutturato, in continuità con gli spazi interni.

Per quanto riguarda gli spazi interni le caratteristiche tecniche e l’articolazione degli stessi è simile agli standard dei nido, per quanto riguarda la ricettività minima e massima del micri-nido sia a tempo pieno che a tempo parziale, è fissata rispettivamente in 12 e 24 posti bambino.

Indipendentemente dalla capienza della struttura, in considerazione dello scarto accertato tra bambini iscritti e reali frequentanti nei micro-nido, i soggetti gestori potranno iscrivere un numero di bambini superiore alla ricettività della struttura nella misura massima del 10%, fatto salvo il rispetto del rapporto numerico detto prima.

Tutto il personale impiegato nei nidi d’infanzia e presso i servizi integrativi per la prima

infanzia così come definiti e distinti, dovrà essere inquadrato per livelli e mansioni secondo quanto previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro dei rispettivi comparti (pubblico impiego, cooperative sociali etc.).