Roma – Professione: guida turistica.

Passioni: frequentare la chiesa, partecipare alle feste religiose, onorare i funerali, prendere parte ai consigli comunali e alla vita sociale del paese.

Identità: cane.

Il cane in questione si chiama Italo (nella foto) e la sua storia arriverà sul grande schermo grazie ad un film sostenuto dalla Direzione Generale per il Cinema presso il Ministero per i Beni Culturali. Sarà girato nei prossimi mesi in Sicilia, prodotto dalla Arà per la regia della siciliana Alessia Scarso e liberamente ispirato alla storia vera di un randagio vissuto a Scicli, nella Vigata televisiva del commissario Montalbano. Un cane diventato famoso per la sua incredibile e commovente umanità e morto il 31 gennaio del 2011, un anno fa.

In Sicilia, dove le cronache hanno riportato in passato drammatiche vicende legate alla presenza dei randagi, Italo era invece diventato famoso per via della sua indole di cittadino esemplare: andava a messa (nonostante il parroco avesse affisso sulla porta della chiesa il divieto di ingresso per i cani!), faceva strada ai turisti nella scoperta dei monumenti cittadini e una volta salvò persino una giovane donna da un’aggressione notturna. Una storia commovente, la cui fama ha varcato lo Stretto. L’innata sensibilità del cane verso la vita pubblica fece nascere gruppi di fan e amici di Italo su Facebook e indusse gli artisti del Gruppo di Scicli, con Piero Guccione e Franco Sarnari, a dedicargli una mostra.

I protagonisti saranno un meticcio (interpretato da un cane-attore addestrato per il cinema) e un bambino; le location saranno scelte fra gli scorci più belli delle città iblee.

Il film su Italo sarà una favola moderna i cui personaggi racconteranno un affresco realista e inedito della Sicilia. Sullo sfondo il problema del randagismo, raccontato nella sua complessità.

Il film sarà un’opera corale che coinvolgerà il territorio ibleo, e i tanti amici che hanno conosciuto Italo. Nelle prossime settimane inizieranno i casting per il piccolo protagonista.