“Un vecchio regio decreto risalente a un secolo fa ma ancora vigente (per la cronaca è il Regio decreto legge 1158 del 10 maggio 1923)  obbliga i comuni che vogliono cambiare l’intitolazione di vecchie vie ad acquisire preventivamente, cioè prima di deliberare, un parere del Ministero della Cultura tramite le Soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali. Questo parere, a leggere il provvedimento con cui viene fatta la modifica dell’intitolazione di via Duca degli Abruzzi in Viale Salvatore Stornello, non c’è. Facile prevedere che la delibera, peraltro immediatamente esecutiva, non potrà andare avanti.” Lo sostiene il consigliere del Partito Democratico di Ispica Gianni Stornello.

“Non sarebbe male la revoca in autotutela del provvedimento – aggiunge Stornello – in modo da potere avviare nella città e con la città una discussione sul tema dopo avere magari approvato un regolamento sulla toponomastica in Consiglio comunale. In ogni caso – conclude Stornello – sarebbe bene che tutti ci concentrassimo sui problemi molto più urgenti che riguardano Ispica: il bilancio e la questione finanziaria, l’evasione e l’elusione fiscale, le tasse, l’erosione del mare che sta facendo danni incalcolabili e rende nebulosa la prossima stagione estiva, la pulizia del territorio extraurbano, il Piano regolatore, il rilancio delle attività commerciali e del centro storico, la questione giovanile e possiamo continuare. Se proprio dobbiamo parlare di intitolazione di vie, occupiamoci delle vie senza nome che ai fini della sicurezza devono avere al più presto una denominazione”.