carabinieri 4Un nordafricano è  stato beccato dai carabinieri mentre infilava un pacchetto di sigarette in un anfratto di un muretto lo scorso fine settimana tra Santa Croce Camerina e Punta Braccetto. Il giovane, accortosi delle Forze dell’ordine, ha cominciato a fuggire fino al centro cittadino riuscendo a dileguarsi: i militari hanno però visto il suo volto, e non è sembrato già conosciuto.

Intanto i carabinieri hanno ispezionato i muri della via, da dov’è partito l’inseguimento,  trovando un pacchetto di sigarette con dentro 13 stecche di hashish per un peso complessivo di 30 grammi.

L’indomani mattina, avendo la disponibilità dei cani antidroga, già richiesti per perquisizioni domiciliari in Punta Braccetto e Vittoria, i carabinieri sono andati anche a perquisire di buon’ora il casolare abbandonato ove ritenevano di poter trovare lo spacciatore del giorno prima.

Con l’utilizzo dei cani, i militari hanno trovato un altro pacchetto di sigarette contenente 6 stecche di hashish assolutamente uguali a quelle del giorno antecedente, per un peso di tredici grammi. La droga è stata sequestrata a carico d’ignoti, sebbene identica all’altra, che invece è stata attribuita allo spacciatore tunisino S.H. do 28 anni, trovato insieme con un altro, suo fratello A.B.M. 22enne, nel casolare abbandonato.

Entrambi sono risultati clandestini. Una volta identificati compiutamente e avuta disponibilità dal CIE di Caltanissetta, i carabinieri li hanno accompagnati al centro per essere espulsi.

Singolare il fatto che i due fratelli fossero sbarcati il 31 luglio scorso a Pantelleria e in meno di un mese non solo sono riusciti ad arrivare a Santa Croce e trovarsi un tetto sotto il quale dormire, ma avevano anche già avviato un’attività commerciale di spaccio di hashish.

“La lotta allo spaccio ormai va avanti da mesi, se non da anni. –  ha precisato il Maggiore Coassin – . Pure dopo il colpo ben assestato dall’operazione “Biberon”, e i ripetuti blitz tra Punta Braccetto e contrada Randello nel corso dell’estate sia da parte dei CC di Santa Croce e Ragusa che di quelli di Comiso e Vittoria, il fenomeno non sembra scemare.

I carabinieri, sebbene possa sembrare un’attività di rimozione dell’acqua dal mare, senza dubbio continueranno quotidianamente l’attività di contrasto allo spaccio di droga, anche avvalendosi del supporto del nucleo CC cinofili di Nicolosi, consci della pericolosità sociale di un fenomeno che danneggia i giovani e porta ingenti capitali nelle tasche della criminalità”.

Viviana Sammito