ll Consigliere Comunale Giuseppe Roccuzzo sorprende a casa sua i ladri e ne fa arrestare uno
- 29 Gennaio 2012 - 17:52
- 0
Riccardo Rizzo, 55 anni, originario di Catania è stato arrestato ieri sera dai Carabinieri di Ispica.
Rizzo è rinchiuso nel carcere di Piano del Gesù a Modica, con l’accusa di furto aggravato e minaccia.
L’uomo è stato prima sorpreso e poi inseguito dal Consigliere Comunale Giuseppe Roccuzzo (nella foto), proprietario della casa che il Rizzo, assieme ad un complice aveva deciso di svaliggiare.
E’ stato dunque Giuseppe Roccuzzo ad aver sorpreso i due delinquenti intenti a saccheggiare i suoi averi nell’abitazione di via Bari a Ispica. Roccuzzo stava rientrando a casa assieme alla moglie e al figlioletto, appena ha capito ciò che stava accadendo ha urlato: “al ladro…..” riuscendo a mettere in fuga i due, che hanno deciso di scappare a piedi. Roccuzzo ha deciso cosi di inseguirli e contemporaneamente chiamare i carabinieri.
I militari, invitandolo alla cautela, si sono precipitati in suo aiuto. Nel frattempo i due ladri si erano separati, Roccuzzo ha deciso di inseguire Rizzo che dopo un po ha ceduto ed ha cercato di nascondersi. Roccuzzo si era accorto dell’uomo nascosto dietro un furgoncino e faceva finta di non vederlo ma continuava a tenerlo d’occhio. Certo di non essere sorvegliato, con un balzo felino, il delinquente fugge, cercando di recuperare terreno, ma Roccuzzo, più veloce di lui, gli è saltato addosso e lo ha bloccato, consegnandolo ai carabinieri, giunti sul posto pochi minuti dopo, stringendo le manette ai polsi del ladro.
E’ stato lo stesso Consigliere Comunale ispicese a raccontare i fatti in questa nota:
«Sabato sera sono uscito con mia moglie e mio figlio di appena due anni. Rientrando a casa, ho notato frammenti di vetro sparsi sul marciapiede e mi sono accorto che la persiana era socchiusa. La strada era al buio perché, da diverse settimane, l’illuminazione pubblica nel tratto davanti a casa mia è guasta e, quindi, era difficile capire velocemente cosa stesse succedendo. Aprendo lentamente la persiana mi sono accorto che due persone, indisturbate, rovistavano nelle stanze. Vedendoli, mi è venuto spontaneo gridare «al ladro». E loro, colti di sorpresa, mi sono venuti incontro e sono saltati fuori dalla persiana, portando con sé degli oggetti, poi, rivelatasi di scarso valore. Si sono dati subito alla fuga, a piedi, approfittando della complicità derivante dal tratto di strada buio, mentre io li rincorrevo.
Scendendo da via Bari, durante la corsa estenuante, ho telefonato al 112 per segnalare l’accaduto, mentre i due malviventi alla fine della strada si sono separati, proseguendo, uno, a sinistra e, l’altro, a destra. Rincorro il ladro che scappava in direzione della Rotonda e gli gridavo di fermarsi, quando lo stesso, invece, mi chiedeva di lasciarlo stare perché aveva una pistola. Ciò nonostante ho continuato a rincorrerlo, quando lo stesso, credendo di non essere visto, si è nascosto sotto un furgoncino parcheggiato. Notando tutto questo, fingo di non aver visto il ladro sotto il furgone e continuo a parlare al telefono con i Carabinieri, quando il ladro, sentendosi nuovamente scoperto, ritenta la fuga, attraversando la strada, ma, stavolta, sono riuscito a bloccarlo e consegnarlo ai militari giunti poco dopo».