I prodotti di eccellenza della provincia di Ragusa protagonisti alla Bit di Milano.

Dopo il cineturismo è stata la volta della presentazione della cacioteca regionale siciliana, la struttura avveniristica realizzata dal Corfilac a Ragusa con ben 14 celle di stagionatura, autentico museo del formaggio, a tenere alta l’attenzione nello stand della Provincia di Ragusa.

Il presidente del Corfilac, Giuseppe Licitra, ha illustrato la valenza di una struttura di livello, unica in Italia, che consentirà di studiare la stagionatura dei formaggi puntando nella sperimentazione ma mantenendo la tradizione. E’ stato un viaggio davvero affascinante tra i vari tipi di formaggio con un occhio particolare al Ragusano Dop. L’iniziativa, promossa in collaborazione col comune di Ragusa, ha richiamato l’attenzione dei visitatori e dei giornalisti specializzati perché si tratta di una struttura che mette in evidenza la grande tradizione lattiero casearia di Ragusa.

Ma non è stato solo il formaggio ad essere protagonista alla Bit di Milano perché Ragusa ha “schierato” con successo il vino Cerasuolo Docg di Vittoria che combinato col formaggio acquista valori inestimabili. Insieme al vino Cerasuolo, spazio anche al cioccolato di Modica e agli atri prodotti tipici del territorio ibleo come la cipolla di Giarratana, l’olio Dop Monti Iblei, il ciliegino di Vittoria e la carota di Ispica.

“La Bit è una vetrina di grande interesse – dice l’assessore provinciale al Turismo Ivana Castello – e Ragusa si è presentata compatta ed unita grazie all’appoggio incondizionato di tutti i comuni iblei che hanno messo da parte il campanile ed hanno scelto di correre tutti verso la direzione della promozione unitaria del territorio. E’ stata una mossa strategica e azzeccata perché consente di mettere in vetrina le eccellenze del nostro territorio”.

La Bit è stata anche un’occasione per lanciare il progetto “SusTEn Mechanism” riguardante il meccanismo dell’imprenditorialità del turismo sostenibile. Il progetto si concentra sulla gestione delle risorse naturali e culturali, considerando il turismo sostenibile come una pietra angolare, strettamente collegato al settore della cultura, dell’agro-alimentare e delle arti. Un progetto che mira a sviluppare un meccanismo che pianifichi e implementi iniziative territoriali a favore del turismo sostenibile; nonché a migliorare la qualità, la competitività e la commerciabilità dei prodotti e dei relativi servizi e contribuisce allo sviluppo sostenibile regionale socio-economico e preservi gli assetti naturali e culturali. Il progetto SusTEn punta sulla collaborazione e sul ruolo principale degli attori locali di tutte le categorie e sulla formazione di reti transnazionali e azioni congiunte.

Chi viene a Ragusa potrà, a distanzi di pochi km, avere il piacere di fare turismo culturale, grazie ai siti Unesco ma anche turismo gastronomico, grazie alle tradizioni dei prodotti tipici e infine turismo ecologico, in forza di apprezzabili percorsi naturali.