Giarratana – Ritrovato morto Salvatore Cultrera
- 1 Giugno 2014 - 19:13
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Si sono chiuse nel più tragico dei modi le ricerche di Salvatore Cultrera, 22 anni, scomparso dalla scorsa settimana da Giarratana.
Il giovane è stato ritrovato, ma privo di vita, in una vecchia abitazione, in una zona poco frequentata.
Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte del giovane.
Salvatore venerdì scorso ha salutato i familiari prima di uscire da casa alle 21 circa in quanto doveva andare a un appuntamento con gli amici in centro a Giarratana, appuntamento al quale non si è mai presentato e non ha fatto più rientro.
Gli investigatori delle due Forze di Polizia coordinate dalla Procura della Repubblica di Ragusa diretta dal dott. Carmelo Petralia che ha affidato le indagini al Sost. Proc. dott. Gaetano Scollo, hanno ascoltato in questi giorni ininterrottamente familiari, amici e residenti di Giarratana al fine di comprendere le cause della scomparsa del giovane.
Ricostruendo quanto accaduto prima della scomparsa, gli investigatori avevano appurato, grazie alle testimonianze degli amici (inizialmente reticenti ed impauriti) che Salvatore aveva dato appuntamento a tutti (come d’abitudine) in centro per le 21.30 di venerdì, ma lui nel contempo aveva fissato un appuntamento con un altro soggetto a Ragusa negli stessi orari e già questa incongruenza, non chiarita da nessuno fino ad oggi ascoltato, ha creato diverse difficoltà agli investigatori.
Il giovane prima di uscire da casa era particolarmente agitato, diverso dal solito ma nessuno ha capito il perché, neanche gli amici ad eccezione di questo debito confessato a pochi. Gli amici lo aspettavano in piazza ma non hanno dato peso al fatto che non si fosse presentato perché “tra ragazzi è normale che si cambi idea”.
La preoccupazione di amici e familiari è nata la mattina del giorno successivo quando è scattato l’allarme da parte della madre che ha iniziato le ricerche per Giarratana insieme ad alcuni amici.
Il giovane guadagnava poche centinaia di euro al mese dalla sua attività di falegname ma è anche vero che da 15 giorni non andava più a lavoro accampando scuse al titolare ed omettendo di dirlo ai suoi genitori.
Le ricerche sono andate avanti ininterrottamente, con l’ausilio dell’unità cinofile della Protezione Civile ed ovviamente delle Gazzelle dei Carabinieri e Volanti della Polizia di Stato che hanno diramato la foto a tutti gli operatori addetti al controllo del territorio in tutta Italia, alla cittadinanza, stazioni di treni, aerei, porti e negli ospedali.
Alcuni testimoni avevano riferito di aver visto il ragazzo nella vicina frazione di Frigintini a Modica, lunedì mattina ma le ricerche anche in quella zona hanno dato esito negativo.
Salvatore Azzaro
http://salvatoreazzaro.scrivere.info/index.php?poesia=65094&t=Festa+Venezia+ma+tu+dov+eri
Quando muore un giovane, in qualunque parte del mondo, la colpa è anche nostra. Talvolta si guarda e si ascolta facendo finta di non vedere e di non ascoltare. Rimane soltant lo sgomento del vuoto e del silenzio. Che la Giustizia Giusta arrivi e arrivi presto.
Ciao Salvatore…
Salvatore Azzaro
LA STORIA DEL RAGAZZO COL CAPPELLINO
– Poesia in ricordo d Salvatore Cultrera –
Questa è una storia triste
questa è una triste storia
male incominciata
e peggio finita.
Storia di fiori
cordoglio e ringraziamenti
storia di pacche sulle spalle
e legnate sulla pelle.
E’ la storia della famiglia dimenticata
storia di ultimi
vittime inconsapevoli
tritati e schiacciati.
Questa è la storia del ragazzo col cappellino
quello che non studiava
e talvolta faceva il cretino.
Il ragazzo che lavorava
che si vergognava
che non parlava
che voleva soltanto vivere
volare e amare.
E’ una storia di Dame di San Vincenzo
disoccupazione, sussidi, case popolari
invalidità, servizi sociali
storia della crisi e del lavoro andato a male.
E’ storia di scuole e di chiese giocate
d’ignoranza e disuguaglianza.
Storia di carcerati e carcerieri
di sbirri e finanzieri
poliziotti e carabinieri
di tanti non amici
e pochi amici veri.
E’ una storia di dotti e intellettuali
d’ignoranti e di ricoverati in ospedale.
Storia da leggere sul giornale
o da guardare in tv
sul terzo canale
a casa in famiglia
evitando dei nipoti e dei figli
lo sguardo sfuggente
e poi uscire per strada
facendo finta di niente.
E’ una storia scontata
fatta di silenti pregiudizi
pianti e rimpianti.
Storia di giovani abbandonati
giovani senza un futuro
storia di giovani mai ascoltati, maltrattati
di quelli che parlano soltanto col muro.
E’ una storia di debiti
bugie e bastonate
è una storia di leggi sbagliate.
Storia di droga
leggera o pesante che sia
sopra una lastra di marmo
la fredda voce dell’uomo
squartato e violato
è quella dell’autopsia.
E’ una storia che non ha visto
mobilitazione ho fiaccolate.
Storia di corde e di nodi mai sciolti
di ombre, violenza, di vili e tinti
di ricatti e torture, terrore e paure.
E’ storia di notti brutte
di famiglie distrutte
notti in bianco e lacrime sul cuscino
preghiere respirate
attese allarmate.
E’ una storia di chi sa
o di chi potrebbe sapere
di chi parla solo del diritto
e mai del dovere.
Storia di giustizia mai resa
di giustizia mancata
storia di vita strappata.
E’ una storia che fa riflettere
che fa pensare
e una storia che fa vergognare.
Ora
davanti a questa bara d’ali dorate
è rimasta soltanto
questa storia finita.
Salvatore
figlio mio caro
tu
come gli altri
in questa triste
giarratanese
storia infinita
anche per mia colpa
ci hai rimesso la…vita.
Poesia di Salvatore Azzaro da Giarratana, poeta e cantautore impegnato contro le mafie.