Franco Antoci è l’ultimo dei presidenti della Provincia di Ragusa, il suo mandato sarà prorogato praticamente di un anno.

Franco Antoci laureato in Ingegneria, sposato, due figli, è stato insegnante di topografia presso l’Istituto per Geometri di Ragusa, membro del Consiglio dell’Ordine degli ingegneri, presidente diocesano dell’Azione Cattolica dal 1973 al 1980. È stato eletto consigliere comunale di Ragusa nel 1980, sindaco dal 1985 al 1991 e, come esponente della Democrazia Cristiana, deputato alla Camera. È stato eletto Presidente della Provincia nel turno elettorale del 2001 (elezioni del 25 novembre), raccogliendo il 58,3% dei voti in rappresentanza di una coalizione di centrodestra. Alle elezioni amministrative del 13 e 14 maggio 2007, Antoci è stato rieletto Presidente della Provincia Regionale di Ragusa con la maggioranza dei voti e con una percentuale del 65,40%.

Franco Antoci si avvia a diventare il più longevo Presidente della Provincia iblea.

Il disegno di legge approvato dalla giunta, deve comunque ancora passare al vaglio dell’aula, pare siano previsti migliaia di emendamenti, per tentare di bloccarlo.

Ecco cosa prevede il disegno di legge:

Dal 1 giugno 2013 al posto delle Province sorgeranno i liberi Consorzi comunali. La Regione, inoltre, trasferirà, agli enti locali, funzioni in importanti settori quali le attività produttive, il commercio e l´artigianato, la famiglia e le politiche sociali, la formazione professionale, i lavori pubblici e le infrastrutture, i beni culturali e l´ambiente, i trasporti, il turismo, lo sport e lo spettacolo, la gestione integrata dei rifiuti e la gestione integrata del servizio idrico.

Gli organi dei liberi consorzi comunali, formati da almeno 10 comuni e 250mila abitanti sono: l´assemblea (composta da tutti i sindaci dei Comuni che costituiscono il Consorzio), il presidente (eletto da tutti i consiglieri comunali facenti parte del Consorzio) e la giunta (nominata dal presidente tra i componenti dell´assemblea o dei consigli comunali e formata da un minimo di 4 a un massimo di 8 componenti in base alla popolazione).

Nel disegno di legge sono state inserite anche norme di contenimento della spesa in tema di composizione dei consigli e delle giunte dei Comuni. Dalle prossime elezioni, nei comuni con più di 500 mila abitanti i consiglieri saranno 40 e gli assessori 8; tra 250 e 500 mila 35 consiglieri e 7 assessori; tra 100 e 250mila 30 e 6; tra 30 e 100mila 25 e 5; tra 10 e 30mila 15 e 4; tra 3 e 10 mila 12 e 3; meno di 3mila abitanti 9 e 2.

Tagli anche alla composizione delle giunte provinciali che, sino alla cessazione, dovranno essere composte da un numero di assessori che non deve essere superiore al 20% dei componenti i consigli provinciali.

I Comuni con meno di 5mila abitanti dovranno procedere, pena la diminuzione dei trasferimenti annuali, all´accorpamento di funzioni e servizi. Abolita l´indennità del commissario ad acta che si insedierà negli enti locali per svolgere l´attività sostitutiva. Previsto, infine, un solo revisore anche nei Comuni fino a 15 mila abitanti (il precedente limite era di 5mila).