Siamo vittime di un complotto che vuole garantirci un tozzo di pane per non farci reagire”

di Carmelo Riccotti La Rocca

 

Certo che siamo proprio strani !! In un paese in cui il presidente dell’Inps guadagna un milione duecento mila euro l’anno e noi non sappiamo nemmeno se arriveremo a percepire la pensione – in cui  il  ministro di turno insulta i giovani e intanto “sistema” il proprio figlio in una multinazionale – in cui si fanno code chilometriche per acquistare il nuovo iPad- in cui ci stanno privando del nostro futuro, che facciamo? ce ne stiamo con le mani in mano.

Trentamila ragazzi sono riusciti a mettersi d’accordo in rete e si sono ritrovati tutti abusivamente in Piazza del Popolo, per protestare? No !!! per ballare tutti insieme il tormentone del momento.

La verità è che siamo diventati troppo apatici, in atto c’è un complotto economico –politico che cambierà per sempre il nostro modo di essere, qualcuno ha deciso di modificare  “il sistema” riducendoci a meri pupazzetti garantendoci quel tozzo di pane che non ci porterà mai a reagire, ma negandoci le nostre ambizioni. Siamo vittime di una globalizzazione che ci sta distruggendo, che ci vuole omologati e, in tutto questo, i media hanno una grandissima responsabilità. Una battuta detta da un comico in una determinata ora, quando il picco d’ascolto è massimo, può contemporaneamente rendere allegri milioni di italiani, allo stesso modo una notizia triste data dai Tg nella stessa fascia oraria può renderci tutti più cupi, questo è essere omologati; se ci facciamo caso tutti i telegiornali hanno la stessa scaletta di notizie e, ce ne accorgiamo anche nel nostro piccolo, se si esce dagli schemi sono subito critiche e attacchi.

Siamo in una fase storica in cui persino gli studenti degli istituti superiori non fanno più nemmeno scioperi; tutto è fermo.

Dove ci porterà tutto questo? Ci vorrebbe la sfera di cristallo per capirlo, so anche di non aver detto nulla di nuovo, ma è uno sfogo per urlare la  necessità di rialzare la testa e riprenderci il nostro paese per non finire risucchiati da un vortice che non da via di scampo.