Sabato 8 giugno 2024, dalle 15 alle 23, e domenica 9 giugno 2024, dalle 7 alle 23 si vota per il rinnovo del Parlamento Europeo. In Sicilia 37 comuni sono chiamati a rinnovare i propri organi amministrativi. In otto centri si voterà con il sistema proporzionale mentre nei restanti 29 il sistema di attribuzione dei seggi è maggioritario.

Per la provincia di Palermo sono interessati al rinnovo di sindaco e consiglio comunale i comuni di:

– Bagheria, Bompietro, Borgetto, Cinisi, Corleone, Monreale, Palazzo Adriano, Roccamena, San Mauro Castelverde.

Per la provincia di Agrigento:

– Alessandria della Rocca, Caltabellotta, Campobello di Licata, Naro, Racalmuto, Sant’Elisabetta.

Per la provincia di Caltanissetta:

– Caltanissetta, Gela e Sommatino.

Per la provincia di Catania:

– Aci Castello, Motta Sant’Anastasia, Ragalna, Zafferana Etnea.

Per la provincia di Messina:

– Brolo, Condrò, Falcone, Forza D’Agrò, Leni, Longi, Mandanici, Oliveri, Rometta, Spadafora.

Per la provincia di Siracusa

– Pachino.

Per la provincia di Trapani:

– Castelvetrano, Mazara del Vallo, Salaparuta e Salemi.

Nessun comune al voto nelle province di Enna e Ragusa.

L’elettore dovrà recarsi alle urne portando con sé la tessera elettorale e un documento di identità in corso di validità. Si possono esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale; nel caso in cui vengano espresse due preferenze, queste devono riguardare candidati di genere diverso (un uomo e una donna). Se entrambe le preferenze dovessero appartenere allo stesso genere, la seconda verrà annullata. Il voto espresso per una lista si estende al candidato sindaco ad essa collegato, ma non viceversa. Si può esprimere la preferenza per un candidato sindaco e una lista ad esso collegata, ed esprimere anche la scelta di candidati al consiglio comunale; oppure si può esprimere la preferenza per un candidato sindaco e per una lista ad esso non collegata, con relative preferenze per i candidati al consiglio comunale.

L’8 e il 9 giugno 2024 in tutta Italia ci sono dunque le elezioni europee. Per votare bisogna aver compiuto 18 anni. I cittadini italiani che risiedono in un altro Stato membro dell’UE possono scegliere di votare nel paese di residenza a patto che siano rispettate determinate condizioni. Si andrà alle urne per eleggere 76 membri italiani del Parlamento europeo.

Ai sensi della legge elettorale europea, tutti i paesi membri devono usare un sistema elettorale proporzionale. Ciò significa che l’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti.

L’Italia usa il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza.

Ai fini dell’elezione dei membri italiani al Parlamento europeo, le liste devono avere conseguito almeno il 4% dei voti validi espressi a livello nazionale.

In Italia ci sono cinque circoscrizioni elettorali europee, di dimensione sovra-regionale. A ogni circoscrizione elettorale è assegnato un numero di seggi in base alla popolazione residente. Ogni partito o gruppo politico può presentare nella propria lista un numero massimo di candidati pari a quello assegnato alla circoscrizione elettorale. Gli elettori scelgono tra i candidati presenti nelle liste della propria circoscrizione di residenza: Nord Occidentale, Nord Orientale, Centrale, Meridionale, Insulare.