La corsa ai prezzi di benzina e diesel è iniziata da diverse settimane e non sembra arrestarsi. La soglia dei 2 euro al litro per entrambi i carburanti è ormai stata superata. E questo non sta accadendo solo nelle aree di servizio delle autostrade, di norma più care. Anche nelle città e nei paesi i prezzi stanno raggiungendo le stelle.

Addirittura il gasolio, che ha un’accisa più bassa intorno allo 0,617 euro/litro, ha superato il costo della benzina.

Di aumento dei prezzi di benzina, gas e luce se ne parla già dall’inizio dell’anno. E sicuramente la guerra scoppiata in Ucraina ha contribuito a velocizzare il processo. La situazione è incerta, perché da un lato non sappiamo ancora quanto durerà il conflitto e quali saranno le conseguenze sull’economia mondiale delle sanzioni imposte alla Russia.

Tra i motivi di questi rincari si trova anche l’aumento del prezzo del Brent, cioè il petrolio estratto nel Mare del Nord. Pochi giorni fa è arrivato a toccare la soglia di 140 dollari al barile. Il record più alto è stato raggiunto nel 2008 con 147,5 dollari. Sostanzialmente, dall’inizio del 2022 il prezzo è aumentato del 10%.




Quando il petrolio costa di più, inevitabilmente il costo aumenta per benzina e diesel, che sono il risultato della sua raffinazione. Ma non è solo questa la ragione. Perché i prezzi di vendita dei carburanti sono calcolati anche in base a IVA e accise. E in Italia queste ultime sono storicamente molto alte.

Esistono dei modi per sfuggire, almeno in parte, a questi prezzi esorbitanti. Si possono cercare, infatti, le

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