Modica, 17giugno –  “La bellezza? L’ho rivista solo di recente fra i giovani dei movimenti per i referendum: un’esplosione di vitalità che in Italia non c’era da tempo. Mi ha allargato il cuore”.

Con queste parole, che hanno strappato l’applauso improvviso e commosso del pubblico, il maestro Piero Guccione, il pittore-poeta del mare e degli orizzonti dove il figurativo si “contamina” con l’astratto, ha siglato ieri sera il suo intervento all’inaugurazione di “Contaminazioni, il Festival di Poesia, Filosofia e Culture di Confine” organizzato dal Comune di Modica nell’ambito del cartellone Modica Miete Culture. La serata si è svolta nell’Auditorium del Chiostro di Santa Maria del Gesù.

Intervistato dallo studioso Paolo Nifosì, Guccione ha ripercorso gli anni della sua formazione artistica e quelli della sua affermazione in campo internazionale. Quindi lo spettacolo coinvolgente del cuntastorie palermitano Gaetano Lo Monaco Celano che ha raccontato la sua appassionata e inedita versione dello sbarco dei garibaldini in Sicilia e le degustazioni – a cura dell’Antica Dolceria Bonajuto – di “Gran Cioccolato”, sperimentazioni fra il cioccolato doc della tradizione azteca e il grano autoctono siciliano, la varietà Russello macinata nell’unico molino ad acqua della zona, quello gestito dalla famiglia Cerruto a Cava d’Ispica. Un momento di altissima creatività in campo gastronomico che, come ha riferito Franco Ruta – titolare della Dolceria Bonajuto – ha ispirato anche lo chef Accursio Capraro, premiato con una stella Michelin e impegnato nelle cucine de La Gazza Ladra di Modica. Capraro ha infatti ideato una versione “fredda” dell’inedito connubio: una granita di cioccolato modicano con grani di russello tostato. Da ieri, della Sala del Granaio di Palazzo Grimaldi, poi, è visitabile la mostra video-fotografica sulla guerra in Congo a cura dell’associazione culturale Wartoy, impegnata a sensibilizzare la gente su conflitti dimenticati dai media e dalla politica internazionale. “Non crediamo di poter cambiare qualcosa – ha spiegato il fotografo e curatore Alessandro Callari – ma il fatto che se ne parli è già una conquista”.

A introdurre i temi del Festival Contaminazioni, insieme al sindaco Antonello Buscema e all’assessore alla cultura Anna Maria Sammito, erano i coordinatori, i professori Antonio Sichera e Riccardo Emmolo. Una parentesi musicale dedicata alla storia degli spigolatori – i raccoglitori delle spighe di grano disperse durante la mietitura – ha visto la cantante Claudia Perrone intonare un brano in tema accompagnata alla chitarra da Pierpaolo Sichera.

Stamani è stato di scena il giornalista de La Stampa Mario Baudino che, nella suggestiva cornice della Chiesa dei SS Nicola ed Erasmo, conversando con Giuseppe Traina, docente di lettere all’Università di Catania, ha presentato il libro “Ne uccide più la penna. Storie di crimini, librai e detective”. Una scrittura leggera e godibile quella di Baudino per un noir intrigante e suggestivo un po’ sui generis. Nel pomeriggio si torna al Chiostro di S. Maria del Gesù per l’incontro con il filosofo Carlo Sini, maestro riconosciuto di generazioni di allievi. Sini è il pensatore che con più coerenza e rigore ha cercato di rifondare i saperi contemporanei attraverso il supporto della scrittura filosofica, parlerà dell’ Arte Totale, il giocare di maschera degli umani con il Grande Contaminatore: il fantasma della vita eterna e della morte. Alle 19 nuova degustazione di Gran Cioccolato a cura dell’Antica Dolceria Bonajuto, mentre alle 22 la scena sarà tutta per il cantautore e giornalista Ernesto Bassignano che, accompagnato al piano da Michele Micarelli, mette in scena la canzone politica del secondo Novecento e regala “con rabbia” ballate, pezzi musicali da De Gregori a Venditti, canzoni di protesta e manifesti della lotta operaia.

Domani a San Giorgio il concerto gratuito di Eugenio Finardi.