Si è dimesso l’assessore al Bilancio del comune di Comiso Giuseppe Arezzo, ha presentato le dimissioni ieri mattina. La sua esperienza amministrativa era iniziata nel giugno 2023. Esponente della cosiddetta “società civile” Arezzo era l’unico assessore tecnico della giunta guidata a Comiso da Maria Rita Schembari, al suo secondo mandato alla guida della città.

I gruppi di maggioranza consiliare (FdI, IdeAzione e Comiso Vera), intervengono sulle dimissioni di Arezzo: “Grazie per il lavoro svolto: sempre più difficile conciliare attività professionale e azione amministrativa. Alla speculazione politica rispondiamo con l’unitarietà che ci contraddistingue”, si legge in una nota stampa diffusa dai Partiti e Movimenti di Maggioranza.

Tutti i consiglieri comunali di maggioranza del Comune di Comiso, il Presidente del Consiglio e gli assessori  esprimono gratitudine all’assessore Giuseppe Arezzo per la professionalità dimostrata e per l’eccellente lavoro svolto, in più di un anno, con efficacia e puntualità. Con rammarico prendono atto delle ragioni esposte dall’assessore Arezzo, di natura esclusivamente privata: riuscire a conciliare impegni personali e professionali con un’azione amministrativa efficace e continua, diventa purtroppo sempre più difficile. Rimane il lavoro svolto, i rapporti umani, caratterizzati da grande correttezza, e l’eccellente capacità di mettere tutti, consiglieri e assessori, in condizione di capire al meglio una materia tecnica e complessa quale la finanza pubblica.

Nel comunicato stampa i gruppi di Maggioranza scrivono: “L’avvio della seconda stagione Schembari che ha visto l’assessore Arezzo protagonista di ben 4 bilanci non può certo essere oscurata dalla dietrologia a cui le opposizioni tentano di abituare i loro elettori che si riducono di elezione in elezione proprio per l’aggressione verbale a cui si spingono, trascinando via la sensibilità di un uomo che si è prestato alla politica, mettendosi in gioco senza sconti e che con responsabilità ha rimesso al Sindaco la delega più cruciale nella vita pubblica. La lettura dell’immiente catastrofe finanziaria è una nota stonata, in una vicenda caratterizzata da un clima di lealtà e correttezza. Le dimissioni hanno una motivazione personale, l’unica a cui va dato rispetto e veridicità.A questa logica ottusa rispondiamo con l’unitarietà che è il nostro valore aggiunto, lo stesso che da anni i Comisani premiano e continueranno a premiare. Qualcuno se ne faccia una ragione.”

Il gruppo consiliare della Lista Spiga, Gaetano Gaglio – Erica Adamo, sulle dimissioni dell’assessore Arezzo:

Le dimissioni dell’assessore al bilancio della Giunta Schembari, il dott. Arezzo, arrivano non del tutto inattese e certificano, se ce ne fosse bisogno, come le difficoltà nel controllo dei conti del Comune di Comiso abbiano da tempo superato i livelli di guardia.

Nessuno crede ovviamente ai motivi personali di cui parla il Sindaco Schembari nel comunicare alla città l’abbandono del suo assessore, che già aveva ereditato una situazione difficile ma che è letteralmente esplosa nell’ultimo periodo.

I perenni ritardi nell’approvazione degli strumenti finanziari – dal suo insediamento ormai sei anni fa il sindaco Schembari non è mai riuscita a portare in aula per tempo un bilancio -, i commissariamenti regionali ripetuti, le diffide continue del collegio dei revisori erano da tempo segnali gravi che una maggioranza sorda continua a non voler ascoltare.

I buchi di bilancio, l’ultimo consuntivo si è chiuso con un deficit di 5 milioni e mezzo,   i debiti verso i fornitori dell’ente, oltre 20 milioni di euro  di fatture scadute e non pagate dal 1 gennaio 2020 al 24 gennaio 2024, un Comune che paga solo una fattura ogni tre che ne riceve sono solo le ultime testimonianze di una crisi finanziaria cui la giunta non ha saputo e non sa dare alcuna risposta se non l’aumento di ogni tipo di tassa possibile per spremere i cittadini ed il ricorso agli esattori delle società private.

E’ in questo quadro che Arezzo lascia, da persona seria, dopo aver portato in aula il consuntivo 2023, ma evitando di diventare il capro espiatorio di un disastro che all’orizzonte si intravede sempre più vicino.

A lui riconosciamo la serietà, la disponibilità all’ascolto che ne ha sempre contraddistinto il rapporto con i consiglieri, la sincerità nelle interlocuzioni senza il ricorso ad artifici retorici o alla fuga nel silenzio. Un assessore corretto e impegnato che non può certo essere additato come il colpevole della crisi dell’Ente che ha responsabilità politiche ben precise.

Gli auguriamo di continuare a raccogliere le soddisfazioni ed i riconoscimenti che il suo lavoro gli garantisce, lasciando a coloro restano le responsabilità che è giusto che si prendano.”