bond

Per capire come Ian Fleming sia riuscito a concepire l’agente segreto più celebre del mondo, basta leggere la sua biografia: giornalista per The Times in Russia, durante la seconda guerra mondiale lavora per i servizi segreti della marina britannica [1] , dove vivrà eccitanti e tumultuose avventure. Finita la guerra, minato dal fumo, dalle bottiglie di gin e da una vita sessuale disordinata, a Ian viene consigliato dal suo medico di smettere prendendosi una lunga pausa e così decide di comprare nel 1946 una tenuta in Giamaica (dove vivrà due mesi all’anno) che chiamerà Goldeneye [2].  E proprio qui, coltivando i suoi due principali hobby e cioè rilassanti partite a golf e pesche subacquee, inizia a tessere la trama di Casino Royale, il primo di una lunga serie di romanzi che dedicherà all’agente 007 James Bond. Così dal 1952 fino alla sua precoce scomparsa per infarto nel 1964 Fleming ci regalerà ben tredici romanzi (uno ogni anno) più tre racconti. Vediamoli allora in ordine cronologico:

Casino Royale (tradotto in italiano anche come La benda nera, 1953);
Live and Let Die (Vivi e lascia vivere, 1954);
Moonraker (1955);
Diamonds are Forever (Una cascata di diamanti,1956);
From Russia with Love (Dalla Russia con amore, 1957);
Doctor No (Il dottor No o L’impronta del drago, 1958);
Goldfinger (Missione Goldfinger, 1959);
For Your Eyes Only (Solo per i tuoi occhi, 1960);
Thunderball (Thunderball operazione tuono, 1961);
The Spy who Loved Me (La spia che mi amava, 1962);
On Her Majesty’s Secret Service (Al servizio segreto di Sua Maestà, 1963);
You Only Live Twice (Si vive solo due volte, 1964 postumo);
The Man with the Golden Gun (L’uomo dalla pistola d’oro, 1965 postumo);
Octopussy and the Living Daylights (Octopussy, 1966 postumo).

Dai romanzi al cinema: il primo film dedicato a James Bond vedrà la luce il 6 ottobre 1962 e ad interpretare l’agente 007 sarà il grandioso Sean Connery. L’attore scozzese ne girerà in totale sette: Agente 007 – Licenza di uccidere (Dr. No, 1962); 007 – Dalla Russia con amore (From Russia with Love, 1963); Agente 007 – Missione Goldfinger (Goldfinger, 1964); Agente 007 – Thunderball – Operazione tuono (Thunderball, 1965); Agente 007 – Si vive solo due volte (You Only Live Twice, 1967); Agente 007 – Una cascata di diamanti (Diamonds are Forever, 1971) e Mai dire mai (Never Say Never Again, 1983), quest’ultimo è apocrifo, cioè non inserito nella saga ufficiale per motivi di diritti di autore. Nella breve assenza di Sean Connery tra Si vive solo due volte e Una cascata di diamanti uscì Agente 007 – Al servizio di Sua Maestà (On Her Majesty’s Secret Service, 1969) dove Bond venne interpretato dalla meteora George Lazenby. Conclusosi il ciclo di Connery, arrivò una nuova era, quella che inizierà nel 1973 con l’attore Roger Moore e finirà nel 1985, dove anche lui interpreterà il mitico Bond per ben sette film: Agente 007 – Vivi e lascia vivere (Live and Let Die, 1973); L’uomo dalla pistola d’oro (The Man with the Golden Gun, 1974); Agente 007 – La spia che mi amava (The Spy Who Loved Me, 1977); Moonraker – Operazione Spazio (Moonraker, 1979); Solo per i tuoi occhi (For Your Eyes Only, 1981); Octopussy – Operazione Piovra (Octopussy, 1983) e 007 – Bersaglio Mobile (A View to a Kill, 1985). A questo punto, per motivi di età, Moore passa il testimone a Timothy Dalton, il quale interpreterà Bond per soli due film: 007 – Zona pericolo (The Living Daylights, 1987) e 007 – Vendetta privata (License to Kill, 1989). Dopo Dalton dovremo aspettare ben sette anni per vedere uscire al cinema il diciassettesimo film di Bond, interpretato da Pierce Brosnan, ovvero 007 – GoldenEye (GoldenEye, 1996), a cui faranno seguito altri tre film: 007 – Il domani non muore mai (Tomorrow Never Dies, 1997), Il mondo non basta (The World in not Enough, 1999) e 007 – La morte può attendere (Die Another Day, 2002). Quest’ultimo film, forse per il numero esagerato di effetti speciali, sembra esser destinato a chiudere la saga bondiana, ormai lontana dall’originale caratterizzazione di Fleming, ma accade una cosa interessante: viene deciso di presentare le origini di Bond, prima cioè che ottenga la celebre licenza di uccidere e tornando quindi a basarsi sui romanzi del suo creatore. Esce così nel 2006 Casino Royale interpretato da uno strepitoso Daniel Craig, il nostro attuale James Bond. Due anni dopo, nel 2008, è uscito Quantum of Solace, che riprende la storia interrotta dal precedente film. Infine il terzo film bondiano interpretato da Craig è uscito lo scorso ottobre dal titolo Skyfall, e tale uscita festeggia i suoi cinquant’anni.

Essenzialmente quando ci si riferisce al mito di James Bond tre parole ci vengono in mente: donne, armi e motori. Come non pensare alla varie bond girl che hanno affiancato l’affascinante agente segreto, da Ursula Andress del primo film che esce dal mare come Venere dalla conchiglia all’ultima, Olga Kurylenko, moretta mozzafiato! Concludo questo articolo con una celebre frase di Ian Fleming, che così rispose a un giornalista: “James Bond rappresenta tutto quello che ho sempre sognato di essere ma non sono”.
Tanti auguri, dinamico, raffinato, divertente e buono James Bond!

[1] La Royal Navy.

[2] Un evidente omaggio all’Operazione Goldeneye che lui stesso ha ideato e diretto da comandante della Marina, ma anche un chiaro omaggio al romanzo Reflections in a Golden Eye (1941) della scrittrice statunitense Carson McCullers, dove l’autrice esplorò in maniera scioccante la violenza del desiderio.

[3] Raccolta di cinque storie brevi: From a view to a kill, For your eyes only, A quantum of Solace, Risico e The Hildebrand rarity.

[4] Raccolta di due romanzi brevi, completati postumi, a cui ne è stato aggiunto un terzo nelle ultime edizioni: Octopussy, The living Daylights e The property of a lady.

 

Francesco Camagna