Chiesta l’archivazione del procedimento aperto dopo la morte di Salvatore Licitra. Un malore, alla base del decesso
- 29 Novembre 2011 - 20:30
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La Procura della Repubblica di Modica ha chiesto al Gip del Tribunale l’archiviazione del procedimento aperto in conseguenza della morte del tenore Salvatore Licitra (nella foto).
Il cantante, considerato l’erede di Pavarotti, è stato colto da malore lo scorso 27 agosto a Donnalucata, frazione marinara di Scicli, mentre si trovava alla guida di uno scooter. Dietro di lui viaggiava la fidanzata che riportò lievi escoriazioni.
La magistratura ha effettuato tutte le indagini del caso, ricostruendo la dinamica del sinistro stradale con l’ausilio della Polizia Municipale di Scicli, ascoltando le persone informate sui fatti, nonché incaricando un medico legale di effettuare l’ispezione sul corpo del Licitra.
E’ emerso che il sinistro stradale in cui Salvatore Licitra ha perso la vita è stato autonomamente causato dallo stesso artista, il quale non ha urtato con alcun altro veicolo e, come riferito nella relazione medico legale, è rovinato a terra in conseguenza del “processo evolutivo innescatosi a seguito di una ischemia cerebrale che fu causa del mancato controllo del mezzo e della conseguente caduta ed impatto al suolo”.
La causa del sinistro in cui il cantante ha perso la vita è pertanto da ascrivere al malore (“ipossia cerebrale”) che ha colpito Licitra, determinandone così la caduta al suolo, i cui esiti sono stati purtroppo aggravati dall’assenza del casco protettivo.