E’ squillato all’alba  il telefono di Gianluca Gulino, l’avvocato ragusano che difende i due vittoriesi evasi sabato scorso dal carcere di massima sicurezza a Favignana. Erano i carabinieri di Trapani che lo hanno informato di avere catturato Giuseppe Scardino e Massimo Mangione, oltre all’ergastolano Adriano Avolese. I tre detenuti, portati nella caserma del comando dei carabinieri di Trapani, sono stati processati per direttissima con l’accusa di evasione: un reato che prevede dai due ai 5 anni di carcere, oltre a quelli che i tre evasi devono scontare. L’avvocato Gulino delegherà un avvocato di fiducia del posto per garantire assistenza legale ai due vittoriesi.




I tre fuggitivi si sono nascosti in una grotta nell’isola di Favignana dove sono rimasti per 6 giorni. La fuga è terminata nella notte quando sono stati catturati mentre stavano tentando di rubare un gommone per fare perdere le tracce. Quattro Militari dell’Arma li hanno sorpresi al porto ma mentre due sono stati immobilizzati, il vittoriese Mangione ha tentato la fuga lanciandosi a mare e riuscendo ad arrivare a riva ma è stato tradito dalle tracce lasciate sull’arenile dagli indumenti bagnati. Il vittoriese è stato catturato dopo pochi minuti dai carabinieri e dalla polizia penitenziaria.

I tre detenuti sono stati quindi trasferiti da Favignana a bordo di una motovedetta fino alla caserma dei carabinieri di Trapani dove sono stati processati per direttissima.




Giuseppe Scardino, 41 anni, era stato condannato a 15 anni per una serie di rapine e per il tentativo di omicidio di un poliziotto a Scoglitti, mentre il suo amico e complice Massimo Mangione, 37 anni,  a 12 anni e 8 mesi, per gli stessi reati commessi nel 2007. I due erano ricercati per rapina ed erano stati riconosciuti da due poliziotti liberi dal servizio che passeggiavano con le fidanzate. Uno dei due agenti si è salvato perché si è inceppata la pistola di Scardino.  I tre fuggitivi sono ritenuti soggetti pericolosi. Avolese si è reso responsabile nel 2002 di un omicidio a Pachino.

Viviana Sammito