Carabinieri a lavoro a Santa Croce Camerina. Un arresto per evasione dai domiciliari. Indagini per accertare i motivi di un decesso
- 30 Maggio 2015 - 12:44
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Prosegue senza sosta l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Ragusa, specie nelle ore serali e nelle zone rurali e periferiche del territorio di competenza.
In particolare, nell’ambito di servizi di controllo finalizzati al contrasto di reati predatori e di verifica che i soggetti sottoposti a misure diverse dalla detenzione in carcere rispettino gli obblighi prescritti, nelle ultime settimane i Carabinieri di Santa Croce Camerina avevano più volte denunciato per il delitto di “Evasione” BEZHDILI Alket, albanese, 24 anni, sottoposto agli arresti domiciliari da alcuni mesi, dopo essere stato arrestato dai Carabinieri di Comiso pe “Detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente”.
A qualunque ora del giorno e della notte fossero effettuati i controlli, BEZHDILI non veniva quasi mai trovato presso il proprio domicilio, evidentemente noncurante della misura cautelare a cui era stato sottoposto dall’Autorità Giudiziaria.
L’ennesimo controllo effettuato pochi giorni fa da una pattuglia dei Carabinieri di Santa Croce Camerina, stavolta, gli è costato caro. I Carabinieri hanno infatti chiesto di concerto con la Procura della Repubblica l’aggravamento della misura cautelare, che è stato disposto stamattina con un’apposita ordinanza del G.I.P. , in virtù della quale BEZHDILI Alket sconterà la custodia cautelare non più ai domiciliari, bensì in carcere.
Stamattina i Carabinieri di Santa Croce Camerina, congiuntamente con quelli di Comiso, hanno prelevato BEZHDILI Alket presso la sua abitazione, per condurlo presso la Compagnia Carabinieri di Ragusa di Piazza Caduti di Nassyrya per le formalità di rito, una volta espletate le quali è stato quindi tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa.
E ieri pomeriggio i Carabinieri di Santa Croce Camerina sono intervenuti in una zona rurale del comune marinaro ibleo, all’interno di un’abitazione ove una donna aveva poco prima rinvenuto il proprio padre adagiato a letto, in fin di vita.
L’uomo era stato trasportato d’urgenza in ospedale a Vittoria, ma non c’era stato nulla da fare ed era deceduto poco dopo il ricovero, in una grave crisi iperglicemica.
In un primo momento non era apparso evidente quale fosse stata la causa della morte. Sebbene l’uomo, quasi settantenne, fosse affetto da diabete in stadio avanzato, infatti, lo stesso presentava anche delle ferite lacero-contuse alla testa, che lasciavano aperti alcuni dubbi. Pertanto, in un primo momento l’Autorità Giudiziaria aveva prudentemente disposto l’esame autoptico.
Gli accertamenti esperiti ieri pomeriggio e stamattina dagli esperti in investigazioni scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa, però, hanno fugato ogni dubbio. Dal sopralluogo è emerso infatti che non vi era alcun segno di colluttazione, né di effrazione dell’abitazione del defunto. Anzi, le tracce evidenziate indicavano chiaramente che l’uomo è stato colto da un malore dovuto alla malattia, che gli ha fatto perdere l’equilibrio e sbattere la testa.
Viste le risultanze degli accertamenti dei Carabinieri, stamane il Sostituto Procuratore Dott. Marco Rota ha liberato la salma e dato il nulla osta al seppellimento.