“Le voci di un’esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica non risultano, alla luce del lungo lavoro istruttorio in corso, fondate”. Così si legge in una nota del Mef.

“La milestone Pnrr – prosegue il ministero di Economia e finanza – trova il suo fondamento nell’esigenza di tutela della concorrenza del mercato dell’energia elettrica e si basa sulle proposte Agcom, la quale non aveva rilevato alcuna criticità in merito al pagamento del canone Rai dal punto di vista della concorrenza del mercato dell’energia, a condizione che il pagamento fosse trasparente per gli utenti finali. Requisito che – si conclude – risulta soddisfatto”.

Così il Codacons, commenta la nota del Mef:




“L’inserimento del canone nelle fatture elettriche ha rappresentato una vera e propria vessazione a danno degli utenti, che si sono ritrovati a pagare bollette più salate a causa della decisione dell’allora governo Renzi, ricorda il Codacons. La questione finì anche dinanzi al Tar del Lazio, dove la nostra associazione presentò un ricorso per contestare la misura in virtù dell’illogicità della riscossione di un tributo legato al possesso del televisore attraverso le bollette elettriche. Riteniamo – aggiunge il Codacons – che i tempi siano oramai maturi per procedere ad una abolizione totale del canone Rai, considerato il nuovo scenario del mercato televisivo italiano e la possibilità per la Rai di concorrere ad armi pari con le altre reti attraverso la raccolta pubblicitaria. Senza contare che il canone inserito in bolletta aggrava la spesa degli utenti per le forniture elettriche, forniture le cui tariffe hanno subito nell’ultimo trimestre del 2022 un rincaro del +122% rispetto all’ultimo trimestre del 2021”.