Servizio di Silvia Crepaldi (canale 74)

 

Le scuole del nostro territorio non solo non stanno bene ma sono insicure e non rispettano le norme antisismiche, dato che la maggior parte sono state costruite prima della loro entrata in vigore. Sono solo una trentina le scuole antisismiche tra tutti i Comuni iblei che contano 260 scuole di ogni ordine e grado. Un dato allarmante che emerge da una studio certosino del Miur, pubblicato dal sito on line dell’Espresso, su tutta l’Italia. Una panoramica generale dello stato degli edifici scolastici i cui numeri sono davvero sconfortanti. Oltre 2.700 scuole italiane si trovano in zone a elevato rischio di terremoti, ma non sono state progettate o adeguate alle più recenti norme antisismiche. Difficile prevedere quali potrebbero essere le conseguenze in caso di un forte terremoto anche se i drammatici fatti già accaduti lasciano poco spazio ai dubbi. Analizzando in particolare il territorio ibleo, nei 12 comuni della provincia di Ragusa, si trovano 260 scuole di cui secondo i dati del Miur solo 36 risultano essere antisismiche. In particolare a Ragusa su 59 scuole, 13 sono quelle a norma. A Vittoria e Modica, che contano rispettivamente 54 e 53 edifici scolastici, sono antisismiche solo 8 scuole nel comune ipparino e 5 a Modica che risultano essere le scuole Carlo Amore, la Centrale e il Principe Grimaldi. Stesso discorso per Pozzallo con 18 edifici scolastici, di cui solo 2 sono a norma: il Giorgio La Pira e il Nautico. A Ispica 4 le scuole antisismiche su 14: l’Albero del sospiro, Gaetano Curcio, Madre Maria Crocefissa e Sant’Antonio. A Scicli, su 14 scuole, è risultato antisismico solo l’Istituto comprensivo Don Lorenzo Milani. Dati allarmanti anche a Comiso dove, su 25 edifici scolastici, nessuno è risultato costruito secondo le norme antisismiche. Lo stesso per i comuni di Santa Croce Camerina, Chiaramonte e Giarratana. Un edificio a norma a Monterosso Almo, su 4 scuole presenti, e due ad Acate a fronte di 6 scuole cittadine. Uno scenario che parla chiaro in termini di mancanza di sicurezza nelle scuole in caso di gravi calamità. Un dato condiviso con il resto del territorio nazionale dove da Milano a Roma i numeri sono davvero preoccupanti. Tuttavia, il Miur è già intervenuto sull’argomento per informare che in parte il database presente nel sito del Miur non sarebbe aggiornato ai recenti interventi antisismici effettuati o in corso e che l’anagrafe degli edifici scolastici è ancora in aggiornamento, così come lo stanziamento di finanziamenti per la messa in sicurezza. Tutto questo a livello nazionale, per il territorio ibleo, la parola passa ai rappresentanti locali e regionali perché la messa in sicurezza delle scuole non può mai essere in secondo piano.