Il “solito” Padua fa sua l’ennesima partita, la quindicesima consecutiva, pur non giocando il miglior incontro dell’anno. Domenica si chiude la stagione regolare e poi saranno play off.

Ci sono partite che, non avendo più alcun valore ai fini della classifica, si riducono semplicemente a un buon allenamento per provare i nuovi schemi provati durante la settimana, facendo al contempo attenzione per evitare banali infortuni. Misterbianco – Padua Rugby Ragusa è stata una di queste.

Probabilmente per questo, con il campionato ormai in tasca e con la testa ai play off per la promozione in serie B che prenderanno il via tra due settimane, oggi i paduini, sul polveroso campo etneo, hanno disputato una gara a tratti distratta, forse per concentrarsi meglio sulle nuove giocate, ma mantenendo comunque per tutti gli ottanta minuti lo stile “Padua”, comandando cioè il gioco, dando il proprio ritmo alla partita e assestando la zampata vincente tutte le volte che le condizioni lo permettevano. Insomma, il solito cinico Padua che cannibalizza gli avversari, le partite, il campionato.

Per questo il 35 a 8 finale può essere considerato un risultato che, per come hanno gestito la partita, può star stretto ai ragusani, ma allo stesso tempo anche, per l’impegno e la grinta che hanno fatto vedere, eccessivamente pesante nei confronti dei giocatori di casa.

Scesi in campo con un XV già pensato in prospettiva play off, i biancazzurri del duo Vinti-Iacono, per evitare ogni possibile equivoco, partono subito forte e già alla prima azione violano l’area di meta avversaria.

Calcio d’avvio di Peppe Iacono; fallo etneo a trequarti campo; punizione calciata in touche all’altezza dei cinque metri; lancio e ovale conquistato dai ragusani; carrettino avanzante; Gianfranco Arrabito che si tuffa in area di meta; Peppe Iacono che trasforma. 0 a 7, e sono passati solo 90 secondi.

I paduini non sembrano paghi e per una decina di minuti si installano nella metà campo avversaria anche se, per banali errori (evidentemente i nuovi schemi devono essere ancora assimilati) o per qualche discutibile decisione del signor Marcello Crimi della sezione di Messina, il punteggio non si schioda dallo 0 a 7.

Passa la sfuriata iblea, sono gli etnei a fare capolino nella metà campo biancazzurra ma i ragusani non mettono mai i giocatori di casa di impensierirli.

Al 21°, invece, arriva la seconda meta paduina. Ancora una touche vinta, questa volta sulla linea dei 22 del Misterbianco, ancora un carrettino avanzante biancazzurro e poi uno scarico a Peppe Modica che, invece di passare alla sua apertura, si infila nella difesa etnea, supera le guardie misterbianchesi e va a tuffarsi al centro dei pali. Per capitan Iacono la successiva trasformazione è uno gioco da ragazzi. 0 a 14.

I giocatori di casa reagiscono, i ragusani gestiscono senza affanno la fase difensiva, e alla fine, per il Misterbianco, arrivano solo 3 punti da una punizione calciata da Carmelo Finocchiaro.

E sul 0 a 14 si chiude anche il primo tempo.

Nell’intervallo un acciaccato Giovanni Tumino cede il posto a Stefano Distefano e sei minuti dopo Giuseppe Di Mauro esce per Lorenzo Castiello.

Passa un minuto e arriva la terza meta iblea. Touche vinta dai ragusani sui 22 misterbianchesi, apertura ad Andrea Battaglia che buca l’imbambolata difesa e va a depositare l’ovale sotto i pali. Peppe Iacono trasforma ad occhi chiusi. 3 a 21.

Al 50° altri cambi in casa paduina: escono Enoc Valenti e Stefano Iacono, entrano Fabio Baglieri e Gabriele Calamaro. Ed è quest’ultimo, al rientro in squadra dopo una lunga assenza dovuta a motivi di lavoro, a rendersi protagonista di una delle più belle azioni della giornata: lunga giocata nella metà campo del Misterbianco, fino a quando Calamaro non innesta la quinta, lascia sul posto il proprio diretto avversario e s’invola verso l’area di meta. A pochi metri dalla fatidica linea, quando l’ultimo uomo lo punta, scarica  a Paolo Iacono che non deve far altro che poggiare l’ovale in meta. Peppe Iacono, nemmeno a dirlo, trasforma. 3 a 28.

Prima di riprendere il gioco, Andrea Battaglia (alla fine eletto Man of the Match) e Giorgio Carbonaro fanno spazio a Marco Battaglia e Gianluca Tumino.

Al 64° arriva la meta da Heineken Cup. Presa al volo con chiamata di mark per Paolo Iacono che poi batte veloce e, prima che i giocatori di casa si rendano conto di quello che sta per accadere, l’estremo ibleo sta già festeggiando la seconda meta della giornata. Il piede di suo fratello Peppe centra invece la quinta trasformazione su cinque. 3 a 35, e per gli ultimi 15 minuti di partita c’è gloria anche per Simone Moscuzza che entra al posto di Peppe Modica.

I giocatori di casa però non ci stanno a perdere in questo modo e le provano tutte per portare a casa almeno la meta della bandiera, meta che arriva allo scadere dopo una bella e lunga azione che coinvolge tutti e quindici i giocatori e che viene finalizzata da Federico Catania. Finocchiaro invece non trasforma.

E sull’8 a 35, e con le lacrime di commozione di Salvatore Nicotra alla sua ultima partita per raggiunti limiti di età, si chiude l’incontro.

Negli spogliatoi, poi, la festa paduina per l’ennesima vittoria, la quindicesima consecutiva, viene addolcita dalle notizie che arrivano da Barcellona PG: l’Under 20 iblea, vincendo con i pari età delle Aquile del Tirreno, ha messo una grossa ipoteca sulla vittoria finale: ai novellini di coach Novello manca un solo punto per il trionfo nel campionato di categoria.

Meglio di così, la domenica non poteva andare.