I continui allagamenti di abitazioni, i disagi economici e sociali per la cittadinanza, la necessità della manutenzione nei canali di scolo ed ancora una maggiore responsabilizzazione dell’amministrazione comunale su una vicenda che si trascina da tanti anni. Questi i temi affrontati le scorse ore all’Ars dove si è riunita la Commissione Ambiente in audizione in merito alla situazione di dissesto idrogeologico che caratterizza la fascia costiera del comune di Ispica. Presenti il presidente della commissione Giampiero Trizzino, il dott. Frittitta, capo di gabinetto dell’Assessore all’Ambiente, la deputata M5S Marialucia Lorefice, la presidente del Consorzio idraulico volontario “Saie della Marza” Silvana Bicego. Assente il sindaco di Ispica Piero Rustico.

Scopo dell’audizione era trovare una soluzione all’annoso problema degli allagamenti nella zona Marina Marza, in territorio di Ispica, che si trascina ormai da troppo tempo e dovuto alla mancata manutenzione dei canali di scolo, ma anche ai fenomeni di abusivismo edilizio registratisi nel corso degli ultimi cinquant’anni. Disagi che proprio in queste ore, date le ingenti piogge rischiano di aggravarsi oltremodo. 

Marialucia Lorefice 5 stelle“Un continuo rimpallo di competenze  – ha spiegato la parlamentare ragusana Marialucia Lorefice – ha fatto sì che nessuno se ne occupasse, nonostante le continue richieste dei cittadini al Sindaco di Ispica, il quale non è mai intervenuto con azioni concrete e risolutive. In attesa che qualcosa si risolvesse, un gruppo di volenterosi cittadini ha costituito il Consorzio idraulico volontario “Saie della Marza”, si è rimboccato le maniche e ha ripristinato nel 2008, con enorme sforzo, il reticolo dei canali di scolo. Tuttavia, la mancata pulizia periodica continua a provocare allagamenti: quello del 2011 è stato uno dei peggiori, con circa 500 abitazioni allagate per oltre tre mesi ed ingenti danni economici per le aziende agricole. Al capo di gabinetto Frittitta abbiamo spiegato nel dettaglio il problema e chiesto il ripristino della competenza comunale per le opere di polizia idraulica sul reticolo idrografico minore attraverso il recepimento da parte della Regione Siciliana degli articoli  61 e 62 del DL 152/2006 (“Norme in materia ambientale” o Testo Unico sull’Ambiente). Vogliamo ricordare al signor sindaco che gli interventi di manutenzione dei suddetti canali possono essere realizzati con cifre davvero esigue. Molto più oneroso sarebbe dover correre sistematicamente ai ripari a causa dei continui stati di emergenza. Forse dimentica il primo cittadino di Ispica che il suo ruolo istituzionale lo impegna ad occuparsi di tutto ciò che riguarda i suoi cittadini, che nei loro confronti ha dei doveri istituzionali e morali”. L’Assessorato regionale all’Ambiente ha mostrato interesse ad accogliere in tempi brevi le richieste dei cittadini. “Siamo soddisfatti dell’esito dell’incontro – conclude la deputata – e ci auguriamo che a questa brutta storia si possa finalmente mettere la parola fine”.