Alessandra Montesanto

E’ in edicola il libro “Visioni periferiche. La narrazione dell’hinterland in Italia e nel mondo” di Alessandra Montesanto.

 

La città e il Cinema sono emblemi della modernità e proprio attraverso l’analisi di opere filmiche vengono approfonditi temi riguardanti la condizione umana nelle società attuali periferiche.
Quale può essere il ruolo delle periferie nel mondo globalizzato?
Un ruolo divenuto sempre più incisivo per lo sviluppo socio-culturale che, in tutte le aree del mondo, presenta ancora molte problematicità, ma anche molte sfide.
Quello cinematografico è un linguaggio che ben si presta a raccontare storie grazie al suo codice comunicativo con il quale si riescono a descrivere sia i paesaggi urbani e le loro trasformazioni sia gli stati d’animo delle persone che in essi vivono, si muovono e agiscono, creando un meccanismo di proiezione e di identificazione con gli spettatori e con i lettori.




Sperequazione sociale, discriminazioni, lotte per i diritti fondamentali, giustizia, multiculturalismo: questi e altri gli argomenti trattati, a cui si aggiungono esempi di buone pratiche, di sperimentazioni riuscite e di progetti validi per rigenerare il capitale sociale anche tramite il rilancio di un approccio culturale e partecipativo alla (ri)costruzione di un Bene comune.

«Lˊassociazione culturale, di cui sono orgogliosamente vicepresidente – racconta Alessandra Montesanto –  si occupa proprio di diritti umani e per questo motivo ho scelto di partire da questo documento interessante per approfondire alcuni temi che ci stanno a cuore come attivisti, come giornalisti e come cittadine e cittadini; la UE offre lˊoccasione di ripensarci come tali e crediamo, quindi, di avere anche il dovere di avanzare istanze di Uguaglianza e Giustizia, facendoci portavoce di persone e popolazioni che, per motivi economici o politici, vengono abbandonate a se stesse e non, invece, coinvolte nel Diritto alla cittadinanza a 360 gradi.

Come poter amplificare la nostra e la loro voce? Attraverso la cultura e lˊinformazione corrette: ho scelto, quindi, di affidarmi alla Settima Arte (insegno Storia del Cinema e Linguaggio dei Mass-Media) perché credo fermamente che le immagini siano più potenti di tante parole, anche perché viviamo in una società in cui lˊapparenza è alla fonte di ogni messaggio e di ogni relazione. Allora utilizziamo le immagini (così come le tecniche proprie del linguaggio filmico) per rimettere al centro delle nostre esistenze il pensiero critico. Il libro proposto prende in considerazione molte opere cinematografiche – reperibili sul web o in formato dvd – che affrontano temi di Sociologia e di stretta attualità per veicolare analisi e riflessioni – arricchite, inoltre, dalla citazione di altri studiosi – per una maggiore consapevolezza dei nostri diritti sociali-politici-culturali (mai disgiunti dai doveri), per contribuire ad un nuovo legame sociale multiculturale che si fondi sul dialogo con lˊAltro, per una collettività che includa al di là delle differenze economiche, di nazionalità, anagrafiche, di genere. Auspichiamo che questo testo sia letto da più persone possibile, in particolare dai giovani, perché il nostro lavoro quotidiano è a loro dedicato: come adulti non siamo stati capaci di preparare un Futuro (urbano e non solo) armonioso, un habitat ricco di strutture, di servizi pubblici, di tecnologie, di creatività adatto a garantire i diritti collettivi fondamentali; chiediamo, quindi, alle ragazze e ai ragazzi di aiutarci, di re-insegnarci a farlo, ponendo loro e ai poveri, agli stranieri, agli emarginati le nostre scuse più sentite».

Alessandra Montesanto

Laureata in Lettere e Filosofia, insegna Cinema e Linguaggio dei Mass-Media; responsabile dell’Associazione Per i Diritti umani con cui organizza e conduce attività nelle scuole, convegni e conferenze di approfondimento, rassegne, mostre E’ caporedattore del giornale online www.peridirittiumani.com

Scrive regolarmente per la rivista cinematografica “Il ragazzo selvaggio”.

Svolge da vent’anni l’attività di formatrice. E’ stata Cultore di Materia presso l’Università di Urbino.