La campagna vaccinale in Italia prosegue senza sosta. Al momento nel nostro Paese sono già stati vaccinate oltre 700mila persone, per la maggior parte, come indicano le disposizioni, sono operatori sanitari e personale delle Rsa. Tuttavia, oltre 100mila iniezioni del farmaco anti-covid non sono state effettuate a personale medico e infermieristico né ad anziani e operatori delle residenze assistite. Per questo i carabinieri del Nas – riporta Repubblica – stanno acquisendo in diverse Regioni l’elenco dei vaccinandi, per verificare se ci sono stati abusi tali da configurare ipotesi di reato.

L’ultimo aggiornamento indica che, sul totale di 701.623 vaccinati, abbiamo 558.155 operatori sanitari e sociosanitari, 47.488 ospiti delle strutture residenziali (Rsa) e ben 95.980 soggetti classificati “personale non sanitario”. Categoria molto generica che può inglobare tutti coloro che, indipendentemente dall’età, gravitano nell’universo delle Asl e degli ospedali: gli amministrativi che lavorano in ufficio, gli addetti alla manutenzione e alle pulizie, i manager, i cuochi e i camerieri delle mense, i centralinisti, gli uscieri, gli specialisti che non lavorano direttamente con i contagiati.

Ha ammesso di essere una delle persone vaccinate a Scicli  il 5 gennaio scorso con il metodo del “passaparola”, ma ha anche sottolineato di averlo fatto “in buona fede”. Don Umberto Bonincontro, sacerdote ultraottantenne, in

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