Il cinema Italia gremito in ogni posto è la testimonianza che a Scicli l’attenzione e la preoccupazione dei cittadini sulla piattaforma per il trattamento rifiuti dell’Acif è tanta.

L’assemblea cittadina che si è tenuta ieri per volontà di Legambiente e del comitato per la tutela della salute e dell’ambiente è servita a ripercorrere tutte le varie fasi di un iter che per molti aspetti appare poco chiaro e a ribadire la contrarietà ad un impianto da 200 mila tonnellate previsto a poco più di 2 chilometri dal centro abitato  di Scicli e in zona agricola, una scelta, come spiega anche il direttore nazionale  di Legambiente Stefano Ciafani, non proprio felice. E di come l’area scelta per l’impianto sia del tutto sbagliata ne ha parlato anche Fabio Granata, noto a tutti come il primo promotore per l’inserimento nell’Unesco del Val di Noto.




Oltre all’area scelta che ricade in zona agricola, a destare sospetti è tutto l’iter che ha portato al rilascio delle autorizzazioni, un iter che si è fatto strada nel silenzio più assoluto e il fine dell’iniziativa di ieri è stato proprio quello di snocciolare tutti i passaggi del procedimento perché tutti prendano coscienza di quanto successo.

Che nel procedimento qualcosa non quadra ne è convinto anche il sindaco della città Enzo Giannone che, nonostante abbia più volte ribadito la volontà politica e popolare nettamente contraria alla realizzazione della Piattaforma, non è riuscito ad ottenere la riesamina dell’Iter.

Nel video sopra le interviste