Tratto da La Sicilia del 8/12/2017 (di Riccotti La Rocca Carmelo)




«Franco Mormina, ritenuto l’imputato numero uno del Processo Eco, ieri sera ha dormito nella sua abitazione di Scicli.

Ritenuto essere il deus ex machina di una associazione considerata in prima istanza di stampo mafioso, almeno fino alle sentenza di primo grado che l’ha definita invece associazione a delinquere semplice, Mormina è stato giudicato incompatibile con la condizione carceraria per via del suo stato di salute.

A confermare la tesi avallata dal presidente della prima sezione della Corte d’Appello di Catania, è stata una relazione redatta dal CTU che ha dimostrato come Franco Mormina non sia più nelle condizioni di affrontare l’esperienza carceraria per i suoi problemi di ipertensione.

L’epilogo si è registrato ieri durante l’udienza presso la Corte d’Apello, durante la requisitoria del Procuratore Generale, durata all’incirca novanta minuti, Franco Mormina ha accusato un malore rendendosi necessario l’intervento degli operatori del 118.




Nel contempo, prima della ripresa del processo, il presidente ha letto il dispositivo redatto dal consulente decidendo, di conseguenza, di concedere all’imputato la misura cautelare prevista nella libertà condizionata all’obbligo di firma presso la Tenenza dei Carabinieri di Scicli. Franco Mormina, arrestato il 6 giugno del 2014 insieme ad altre 5 persone e condannato in primo grado a 11 anni e 6 mesi, ritorna dunque a casa. Il processo invece è stato rinviato al prossimo 14 Febbraio 2018».