ditta pucciaUn nuova indagine è stata aperta nei confronti della ditta “Puccia” che a Modica ha in proroga da anni il servizio di nettezze urbana.

Si chiama “Pecunia non olet” l’operazione della Guardia di Finanza che ha fruttato, secondo stime investigative, circa un milione e mezzo di euro in danno del comune di Modica.

Quattro funzionari del settore ecologia dell’ente, il titolare e i responsabili della ditta, in tutto sedici indagati,  sono accusati di abuso d’ufficio e frode nelle pubbliche forniture, in concorso ed a vario titolo.

La ditta è accusata di avere mandato a lavorare i dipendenti, pagati dal comune di Modica, a prestare servizio a Portopalo e a Caniccatini Bagni e inoltre molti di loro sarebbero stati impiegati in altre mansioni, senza il dovuto corrispettivo in denaro. Il comune di Modica è la parte che ha subito il danno, oltre ai lavoratori: l’ente infatti si impegna mensilmente a emettere il mandato di pagamento alla ditta per circa cento  operatori ma di questi molti sono invece stati impiegati in altri comuni non garantendo i servizi quindi nella città governata da Abbate.

Le Fiamme Gialle hanno trovato a Portopalo un netturbino di Modica che stava spazzando la strada.

I funzionari invece avrebbero omesso ogni controllo circa la corretta applicazione del contratto, non vigilando fattivamente ma limitandosi a sporadiche e occasionali comunicazioni scritte con la ditta, nonostante numerosi solleciti da parte di diversi cittadini, e provvedendo quindi a pagare i relativi stipendi anche per quei lavoratori che in realtà per il Comune non svolgevano alcuna attività.

Gli indagati, peraltro, sono stati deferiti alla Procura Generale presso la Corte dei Conti per la valutazione del danno erariale arrecato al Comune, che la Guardia di Finanza stima essere superiore al milione e mezzo di euro.

Viviana Sammito