da La Sicilia del 12 aprile

di Carmelo Riccotti La Rocca




 

Manca poco più di una settimana e poi Scicli potrà finalmente abbracciare il suo “Gioia”. La Pasqua di Scicli rappresenta certamente una delle celebrazioni delle resurrezioni di Cristo più singolari al mondo, tanto da attirare, nel corso degli anni, l’attenzione di sempre più turisti per i quali “Il Gioia” è diventato un appuntamento imperdibile. Classico esempio di celebrazione tra sacro e profano, quella di Scicli rimane una delle feste più sentite della Sicilia con un attaccamento viscerale della comunità a quella statua portata a spalle, che traballa e barcolla sul dorso della folla. Già, ancora le parole del Cantautore Vinicio Capossella che nel 2006 ha raccontato perfettamente in musica lo spirito della festa di Pasqua di Scicli.

L’uomo vivo, perché in fondo la sensazione è che il Gioia sia tale. Il Programma sarà quello di sempre, con piccole novità, una iniziativa che quest’anno la Confraternita di Santa Maria La Nova affronta da organo commissariato per decisione assunta dalla Diocesi di Noto nel mese di giugno scorso. A reggere la Confraternita al momento è il sacerdote Don Antonio Sparacino che, a sua volta, ha nominato due commissari: Angelo Galanti e Giuseppe Carestia. “L’impegno – afferma lo stesso Galanti- è quello di sempre, questo anche grazie al supporto dell’Amministrazione comunale e delle Forze dell’ordine che permettono di vivere la festa in sicurezza.

Ciò che mi preme sottolineare, poi, è la sintonia con il gruppo dei portatori con cui c’è piena collaborazione e sinergia finalizzata alla buona riuscita della festa”. Costituitisi in gruppo con la nomina del portavoce Peppe Zisa, i portatori sono sempre più parte integrante della Pasqua sciclitana dando un contributo significativo alla riuscita della stessa. Anche per l’edizione del 2019, per il secondo anno consecutivo, i portatori omaggeranno il Cristo Risorto e la comunità sciclitana con uno spettacolo piromusicale che si terrà prima dell’entrata in Chiesa del Gioia, quindi nella tarda serata di Domenica, sul Sagrato della Chiesa della Consolazione. Anche i fiori che adorneranno la “vara del Gioia” saranno offerti da un portatore, specificatamente da Antonio Favara che in questo modo vuole manifestare la sua grande devozione al Cristo Risorto.

La Pasqua di Scicli inizierà ufficialmente con la “resuscita”, la resurrezione di Cristo Risorto che esploderà alla mezzanotte al grido di gio..gio…gioiaaaaaa e anticipata dalla santa messa celebrata da Don Antonio Sparacino sul Sagrato del Santuario di Santa Maria La Nova.

La Domenica si aprirà con la Santa Messa e con l’uscita del Venerabile, prevista alle 11:30, che sarà portato in processione per le vie della città. Intorno alle 13 il venerabile farà rientro in Chiesa e arriverà il momento più atteso: la statua si affaccerà nella penombra e la banda “Ottavio Penna” inizierà a suonare l’inno al Busacca. Rimane questo uno dei momenti più suggestivi ed emozionanti del Cristo Risorto di Scicli. Saranno ormai passate le 15 quando poi i portatori lasceranno riposare il Gioia nella Chiesa del Carmine da dove uscirà dopo un paio d’ore per una processione religiosa trasportato, stavolta non a spalla, da bambini festanti. L’uscita a spalle si riproporrà alle 23 quando dalla Chiesa del Carmine il Gioia sarà riportato a Santa Maria La Nova, in orario non stabilito.

Quest’anno è previsto anche un intrattenimento musicale nell’attesa dell’uscita serale, con lo spettacolo “Pasqua Incanto” che si terrà alle 21:30 e vedrà esibirsi diversi artisti locali.