Oltre 20 milioni di euro il sequestro operato nelle scorse ore  dagli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal 1° Dir. della Polizia di Stato dr. Renato Panvino, con la collaborazione del Centro Operativo di Roma e della Sezione Operativa di Catanzaro.




Il decreto di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Ragusa – Sezione Penale, su proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata dal Direttore della D.I.A., in sinergia con la Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, diretta dal Procuratore della Repubblica dr. Carmelo Zuccaro, nei confronti di un esponente di spicco del clan mafioso “Dominante”, aderente alla Stidda, egemone a Vittoria e in tutta la provincia di Ragusa.

Il valore del patrimonio sottoposto a sequestro, comprendente aziende, immobili, terreni, autoveicoli e motoveicoli, nonché numerose disponibilità bancarie e finanziarie, è stimato complessivamente in oltre 20.000.000 di euro.

Con molta probabilità saranno forniti maggiori dettagli nelle prossime ore.

AGGIORNAMENTO ORE 15:15

Il sequestro è stato effettuato nei confronti di Giovanni Cilia, originario di Vittoria e appartenente al clan mafioso “Dominante”, aderente alla Stidda.

Cilia era protagonista di un fitto giro di spaccio di droga che dall’America Latina giungeva in Italia passando per l’Olanda: i soldi per pagare la droga venivano dati agli autisti o occultati nei camion dei fiori che dal mercato di Vittoria partivano. Ovviamente questa egemonia nel mercato vittoriese ha di fatto bloccato l’economia sana.

Cilia collaborava con i Commisso e i Crupi dell mafia calabrese. I Commisso operavano a Latina per il tramite di società.

Il 63enne Giovanni Cilia era stato arrestato dai carabinieri di Ragusa, con i figli Rosario e Emanuele, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito dell’ operazione “Krupy”, coordinata dalla Dda di Roma, con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Le indagini su Cilia hanno svelato che il mercato dei fiori di Vittoria è condizionato dalla mafia che impone beni, merci e servizi. Cilia ha patrimoni sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati. I beni comprendono 9 aziende operanti nella provincia Iblea, nel Lazio ed in Calabria, un magazzino a Vittoria, una villetta a Scoglitti, 9 appartamenti con annessi garage e terreni a Vittoria, 2 locali di deposito di circa 450 mq a Lamezia Terme (CZ), autoveicoli e motocicli ed infine disponibilità bancarie non indifferenti.