Rimane in carcere il 42enne vittoriese Francesco Lo Monaco, indiziato dell’omicidio di Angelo Ventura (nella foto), 38 anni, avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 gennaio a Vittoria. E’ stato infatti convalidato dal Gip del Tribunale di Ragusa il fermo dell’uomo indagato per l’omicidio di Ventura, deceduto dopo alcune ore del suo arrivo al Pronto Soccorso del “Guzzardi” di Vittoria.

Lo Monaco, pregiudicato, dovrà rispondere anche dei reati di detenzione e porto di un fucile calibro 12 a canne mozze e relative munizioni e ricettazione dell’arma.

L’indagato ha dichiarato che l’arma era della vittima e che il colpo sarebbe partito in modo accidentale, negando di voler uccidere il Ventura.

Lo Monaco, soprannominato “Cannata”, sostiene che a sparare non sia stato lui ma un colpo esploso accidentalmente mentre il fucile a canne mozze si trovava in mano a Ventura. L’arma gli sarebbe scappata di mano, sarebbe caduta a terra e questo avrebbe fatto partire il colpo che avrebbe colpito Ventura alla coscia, portandolo alla morte nel giro di poche ore, nonostante l’intervento di chirurgia vascolare a cui è stato sottoposto.

Il fermo, chiesto dal sostituto procuratore Monica Monego, è stato convalidato dal gip Ivano Infarinato per l’ipotesi di omicidio volontario, detenzione, porto e ricettazione dell’arma e dei proiettili.