Filippo Assenza
Filippo Assenza

Ha confessato ieri pomeriggio, al commissariato di Vittoria, di aver ucciso il vigile del fuoco, di 57 anni, Giorgio Saillant. Alle 22.20 Filippo Assenza, 56 anni, di Vittoria, è stato trasferito nel carcere di Ragusa con l’accusa di omicidio premeditato e porto abusivo in luogo pubblico di un fucile da caccia.

L’uomo, che vive a Londra, ha rivelato anche il movente: la moglie aveva avuto contatti con la vittima. Carabinieri e polizia lo hanno incastrato grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona che hanno ripreso l’auto, di proprietà del reo confesso, passare davanti all’abitazione Saillant, in via De Ruggeri a Vittoria, almeno cinque volte, come si nota dalle immagini. I tabulati telefonici e i contatti trovati nel telefono del 59enne hanno dato ulteriori conferme ai sospetti. Tra le ultime chiamate effettuate dal vigile del fuoco, poco prima di morire, ce n’erano un paio con il nome di una donna: la moglie di Filippo Assenza. Quest’ultimo  era stato convocato come persona informata sui fatti ma poi ha ceduto, confessando.

Giorgio Saillant aveva finito il turno di lavoro alle 20.00 e alle 21.20 era arrivato a casa, aveva parcheggiato l’auto davanti al civico 45, stava chiamando qualcuno quando Assenza gli si è accostato con l’auto: ha imbracciato il fucile, caricato a pallettoni, lo ha posizionato sul finestrino lato passeggero e ha premuto il grilletto, colpendo la vittima in pieno. L’auto di Saillant era ancora con il motore acceso e l’auto radio emetteva ancora musica.

Le indagini si sono concentrate  sulla vita privata del Vigile del Fuoco, grazie anche alla collaborazione dei cittadini e dei colleghi di lavoro.

Nell’auto è stato rinvenuto uno smartphone funzionante e dall’esame del registro delle chiamate  e di altri dati estratti dalla Polizia Postale , sono stati rilevati alcuni ulteriori elementi che hanno convinto gli investigatori ad approfondire l’esame della sfera privata del vigile del fuoco. La confessione di Assenza ha trovato pieno riscontro. A carico del principale sospettato è risultata anche la detenzione del fucile, compatibile con l’arma utilizzata per consumare l’omicidio. Il produttore agricolo lo deteneva regolarmente anche per la sua passione per la caccia. Alle 20, il cerchio si è stretto e la procura ha emesso il fermo, anche per il concreto pericolo di fuga, considerati l’ estrema gravità del reato e il domicilio a Londra con la famiglia del fermato.

Stamattina è stata effettuata l’autopsia sul corpo di Giorgio Saillant e già oggi la salma potrebbe essere consegnata alla famiglia per le esequie.