Vittoria – Inseguimento nella notte tra sabato e domenica. La Polizia arresta due tunisini
- 2 Dicembre 2013 - 13:04
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Nel corso della notte tra sabato e domenica le Volanti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria sono intervenute in via Roma presso l’Istituto Comprensivo “F. Traina” per la segnalazione, giunta grazie al teleallarme direttamente collegato agli Uffici di Polizia, di intrusione all’interno dell’edificio scolastico. Mentre l’equipaggio di una volante stava procedendo all’ispezione dei locali scolastici, l’altra pattuglia controllava la parte esterna dell’edificio ed aveva modo di notare il transito sospetto di un veicolo Ford Galaxy con due persone a bordo che sfrecciavano a forte velocità con direzione via Garibaldi.
Gli agenti ritenendo che quei soggetti fossero coinvolti nel tentativo di intrusione all’interno della scuola hanno deciso di procedere all’immediato controllo degli occupanti e per fare ciò hanno azionato il lampeggiante e la sirena, ponendosi all’inseguimento del veicolo.
Il conducente di quell’autovettura però anziché decelerare ed arrestare la marcia, nonostante l’intimazione a fermarsi, accelerava ulteriormente la velocità iniziando una vera e propria fuga per le vie cittadine, immettendosi sulla via Garibaldi in direzione Santa Croce Camerina, ciò nell’evidente fine di sottrarsi al controllo di polizia. Durante questa spericolata fuga, il veicolo sfrecciava imprudentemente, attraversando vari incroci e passaggi pedonali, mettendo più volte a repentaglio sia la propria che l’altrui incolumità, così da costituire grave pericolo per la circolazione e la sicurezza stradale, considerando oltremodo l’elevato traffico di automezzi che a quell’ora e nel fine settimana percorrono le vie cittadine verso Ragusa e la località di Marina di Ragusa dove i giovani di questo centro si recano notoriamente per trascorrere la serata nei vari locali notturni. Inoltre quella sera le strade erano in condizioni particolarmente pericolose per il manto stradale reso viscido dalle precipitazioni piovose in atto.
Poiché il conducente del veicolo non accennava minimamente ad arrestare la marcia tramite la sala operativa della Questura veniva richiesto l’intervento di altre volanti da Comiso e Ragusa.
Sulla provinciale per Santa Croce Camerina veniva ingaggiato un pericoloso inseguimento nel corso del quale il conducente del veicolo metteva in atto una serie di manovre altamente azzardate, tentando più volte di speronare l’autovettura di servizio, procedendo a zig-zag così da mettere a repentaglio la sicurezza degli utenti in transito procedenti nell’opposto senso di marcia, ciò nel chiaro intento di indurre gli operanti a desistere dall’inseguimento stesso.
Solo l’abilità dell’autista della Volante impediva che l’evento giungesse ad un epilogo più spiacevole. I due fuggitivi venivano finalmente raggiunti e costretti a fermarsi. A veicolo fermo i due occupanti abbandonavano immediatamente l’auto cercando di dileguarsi per le campagne circostanti ma erano prontamente inseguiti dagli agenti ed una volta vistisi raggiunti assumevano un atteggiamento violento ed aggressivo strattonando, spintonando e cercando di colpirli, ingaggiando una vera e propria colluttazione fin quando venivano immobilizzati ed ammanettati.
I due, Abdelwaheb Guesmi, tunisino di 27 anni, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti e porto abusivo di armi e Kalid Salaoui, anch’egli tunisino di 25 anni, con precedenti in materia di stupefacenti e già destinatario, un anno fa, di decreto di espulsione e ordine del Questore di Enna a lasciare il territorio nazionale, al quale non ha ottemperato.
Sono stati tratti in arresto per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali e danneggiamento dell’auto di servizio. Devono altresì rispondere anche di guida senza patente il Guesmi e inottemperanza all’ordine del Questore. Gli agenti hanno riportato lievi lesioni.
Presso la scuola si era trattato di un falso allarme.
I due tunisini in nottata sono stati condotti presso la casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria.