Venera PaduaMai ci saremmo aspettati che una distinta signora che tanto si è spesa in rassicurazioni sul tribunale, prendesse in carico pure la lotta dei poveri concessionari del gioco d’azzardo. Non riusciamo a immaginare la Padua di fronte ad una slot, in attesa di una combinazione vincente, eppure dovremo ricrederci. A parlare sono i “5 Stelle di Modica”.

E’ stato infatti approvato al Senato, anche grazie al suo voto, un emendamento, il 1150 presentato da Chiavaroli del Nuovo Centrodestra che prevede il taglio delle risorse a Regioni o Comuni che varino norme restrittive nei confronti delle slot macchine e del gioco d’azzardo. Un provvedimento assurdo, un altro regalo alle lobby del settore con cui molti politici sono in affari, a partire da Enrico letta la cui fondazione “Vedrò”, ha tra i propri finanziatori proprio le lobby delle slot machine. Grazie a questo provvedimento una Regione o un Comune che vuole introdurre limitazioni all’uso di slot machine, riceve meno trasferimenti dallo Stato che compensa il Concessionario dei mancati introiti generati dai provvedimenti in difesa dei cittadini. Inoltre se un concessionario viene fatto oggetto di un provvedimento sanzionatorio, può continuare tranquillamente ad esercitare per altri 90 giorni, mentre altri concessionari hanno diritto di prelazione sulle licenze disponibili, alla faccia della concorrenza di mercato. Poco contano le migliaia di famiglie rovinate, i suicidi e gli atti di violenza, le truffe e i raggiri legati al gioco d’azzardo.

La senatrice Venerina Padua ha votato a favore di questo emendamento insieme ad altri parlamentari, facilitando ancor di più la diffusione del gioco e l’impunità per chi commette truffe. Era difficile votare un provvedimento peggiore, che ricatta le Regioni e facilita il lavoro ai concessionari a cui Letta ha già condonato diversi miliardi di euro, ma il PD riesce sempre a superarsi.

Una nuova massiva ondata di propaganda pro gioco d’azzardo inonderà le città, senza poter porre alcun limite.

Sul gioco d’azzardo vige una dittatura, le amministrazioni non possono dissentire ad una vera  e propria tassa occulta che colpisce migliaia di cittadini che sperano in un colpo di fortuna per cambiare la propria vita. Il M5S ha denunciato la collusione tra i concessionari e i partiti, in particolare PD, FI, NCD, SC, che ancora una volta dimostrano quali interessi hanno a cuore: solerzia verso i concessionari e paralisi totale verso gli interessi dei cittadini è la norma di questo Governo e dei parlamentari che lo appoggiano. La sete insaziabile di denari che ha trovato 25 milioni di euro per nuove auto blu della Casta, che facilita il lavoro alle grandi società a scapito delle PMI, che non aiuta chi lavora ma chi ruba, scrive oggi un altro capito del libro della cattiva amministrazione. Chissà se questo era uno dei punti programmatici del PD durante le elezioni? Probabilmente no.

Renzi da nuovo segretario in continuità con i suoi predecessori, si è subito dispiaciuto per “l’errore” dei suoi parlamentari, arrivando a definire il provvedimento una “porcata”, ma come al solito alle parole non seguono i fatti. Rimane l’amarezza per il voto della rappresentante iblea in Parlamento, che dimostra di seguire la linea del partito, dimenticando i tanti atti disperati di chi ha perso tutto, anche nella nostra provincia. I cittadini sapranno ricordarsi anche di scelte, quando sarà il momento.