Il 25 aprile non è solo il buongiorno del ricordo.

E’ sì una ricorrenza ma parla di questioni attuali non solo per quei valori che hanno sempre bisogno di essere tenuti in vita ma soprattutto per l’attualità del mondo contemporaneo dove da più parti si registrano tendenze che vanno verso l’arretramento della storia.

Razzismo, xenofobia e antisemitismo, tutta la retorica pregna di disumanità sono questioni attualissime per cui la ricorrenza del 25 aprile ci riguarda proprio per i giorni che viviamo e soprattutto per il futuro.

La memoria è indispensabile soprattutto in questo momento per ricollegare le generazioni, quindi il passato il presente e il futuro, attraverso l’esperienza della Resistenza che rappresenta uno dei momenti più alti della storia del nostro Popolo. Unico esempio in Europa di un popolo che si libera dal nazifascismo attraverso l’insurrezione Popolare alla quale hanno preso parte tutte le componenti democratiche: dai cristiani cattolici, ai comunisti, agli  anarchici.

In questa esperienza eroica e drammatica al tempo stesso, per noi è importante rimarcare il ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori durante la resistenza e in generale il movimento sindacale che nonostante le persecuzioni della dittatura fascista riuscì clandestinamente a mantenere vivo il valore del Lavoro legato alla dignità umana.

Da qui si ricostruì un grande movimento di opposizione al fascismo direttamente dentro i luoghi di lavoro, nelle fabbriche, nelle botteghe e nell’officina.

Questa è la memoria attiva alla quale dobbiamo connettere le generazioni affinché sia di esempio per il presente e per il futuro.

Nella giornata del 25 aprile la CGIL di Ragusa e l’ANPI nelle forme dettate dalla situazione attuale sono impegnate a celebrare assieme alle istituzioni questa ricorrenza.

In quest’occasione per noi importante il nostro ricordo va agli antifascisti Iblei che pagarono a caro prezzo la loro opposizione al regime.

Centinaia di donne e uomini dei comuni della nostra provincia perseguitati confinati e uccisi anche attraverso le stragi come quella dell’eccidio di Passo Gatta a Modica, la bomba fatta esplodere alla Camera del Lavoro di Vittoria, i braccianti uccisi a Ragusa.

E infine il nostro omaggio va a tutti i nostri concittadini e le nostre concittadine che hanno preso parte nelle varie regioni d’Italia alle formazioni Partigiane.

Peppe Scifo