
“Com’è triste, ragazza mia”, di Gianni Rossini
- 4 Aprile 2019 - 9:15
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COM’E’ TRISTE, RAGAZZA MIA
Com’è difficile cercarti,
com’è snervante aspettarti,
com’è facile vederti in sogno,
com’è triste non trovarti il mattino;
ragazza mia.
Com’è triste doverti solo figurare,
pensarti inseguendo un’invenzione,
cercarti nascostamente nel buio della notte,
com’è difficile raccogliere la tua immagine;
ragazza mia.
Com’è difficile dipingerti,
com’è triste parlare con qualcuno che non c’è
camminare in un dedalo di vie tutte uguali,
com’è pesante il passo;
ragazza mia.
Com’è triste cibarsi senza gusto,
com’è difficile così vivere,
com’è stanco il pensiero di rincorrerti,
com’è difficile così amarti.
Com’è triste tutto ciò, ragazza mia.
Gianni Rossini

Tratta dalla pubblicazione “Tormenti d’amore dei miei vent’anni”