
Tradizionale “Gioia” a Scicli nel giorno di Pasqua
- 1 Aprile 2013 - 16:38
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Nel giorno di Pasqua tutto si è svolto secondo la tradizione a Scicli.
Dopo l’edizione 2012 “smorzata” dalla pioggia, quest’anno la giornata ha permesso agli sciclitani e a migliaia di turisti di poter “riabbracciare” l’Uomo Vivo.
Erano da poco passate le ore 13 quando la Banda Musicale inizia a suonare l’Inno al Busacca, la marcia che accompagna la statua del “Gioia” durante la lunga domenica di Pasqua a Scicli. L’Uomo Vivo si intravede, è ancora dentro la Chiesa di Santa Maria La Nova, il classico avanti e indietro e poi finalmente la tanto attesa “uscita” accompagnata da un lungo applauso e dal classico grido: Gio, Gio, Gioooia.
La statua viene traslata a spalla dai portatori nella chiesa del Carmine. Prima ovviamente i tradizionali giri in Piazza Busacca.
Alle 17 la processione con il “Gioia” posizionato sul carrello, spinto da festanti ed esultanti ragazzini, probabili futuri portatori; il corteo attraversa le vie principali della città, mentre dai balconi piovono petali di fiori.
Alle 23 la festa continua mentre Piazza Busacca, Via Nazionale e Via Santa Maria La Nova sono stracolme di gente. I portatori non attendono nemmeno la fine dello spettacolo di luci proposto quest’anno sulla facciata della Chiesa e impossessandosi della statua iniziano i primi veloci giri in Piazza Carmine, il tradizionale saluto alla statua di Busacca e poi via verso Piazza Italia. Poi l’unica novità di quest’anno: il Gioia entra in via F.M. Penna, tra i locali, attraversa la movida sciclitana e quando esce dalla via Patrimonio dell’Umanità per dirigersi nuovamente verso il quartiere di Santa Maria La Nova, un locale propone la canzone che Capossela ha dedicato al Gioia di Scicli, proprio mentre lui “barcolla, traballa sul dorso della folla”.
Il rientro nella Chiesa di Santa Maria La Nova alle 3 di stamane.
Giovanni Giannone